La dichiarazione di «orgoglio gay» nell’ultima clip di Liberato: un altro indizio sulla sua identità?

Dietro la felpa, si nasconde quello che è stato ribattezzato «l’Elena Ferrante della canzone italiana». Liberato, il rapper di cui non si conosce il volto, continua a proporre i suoi grandi successi su YouTube, senza nessun tornaconto da parte delle case discografiche, con un modo di fare musica che va oltre qualsiasi schema convenzionale e che, a quanto pare, piace.

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Il fenomeno Liberato è ormai esploso: dopo i due videoclip firmati dal regista Francesco Lettieri che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico (Nove Maggio e Tu t’e scurdat’ ‘e me), l’artista sconosciuto continua a produrre nuovi brani. L’ultimo è stato caricato su YouTube lo scorso 20 gennaio e si intitola Me staje appennenn’ amò.

LIBERATO, IL NUOVO BRANO SU YOUTUBE

LIBERATO, UN INDIZIO SULLA SUA IDENTITÀ DALLA NUOVA CANZONE?

Il brano potrebbe tuttavia fornire un prezioso indizio sull’identità di Liberato. La canzone, intima e dai toni molto personali, si apre con una dichiarazione di «orgoglio gay» affidata a una donna. «Io non ho mai nascosto questa cosa – si ascolta all’inizio del video -. E ne ho sempre pagato tutte le conseguenze. Combattevo: ho sempre combattuto contro mio padre e contro tutti. Sono stata sempre molto schietta, sincera, non me ne fregava di niente. Io ero io e basta, hai capito o no? Non volevo nascondermi, perché poi a che cosa serviva? Perché mi devo nascondere? Voglio essere una persona libera».

La dichiarazione di orgoglio omosessuale si chiude con una frase di speranza: «Io prima vedevo il futuro nero. Ora no, è cambiato totalmente». Il brano, cantato dall’artista senza volto, è ancora una volta strettamente legato ai contenuti del video che lo accompagna: si racconta, per immagini, il rapporto prima tra due ragazzi e poi tra alcune ragazze, prendendo in considerazione diverse sfumature dell’omosessualità.

Dal fatto di doversi nascondere e di dover cercare gli angoli più segreti per poter dar sfogo al proprio amore, fino alla manifestazione aperta e libera della propria sessualità. Quasi una fase di passaggio, rimarcata anche dalle parole della canzone. Me staje appennenn’ amò (Mi stai lasciando, amore) racconta dell’attesa di una risposta da parte della persona amata, febbrile, impaziente. Un nuovo successo che – siamo pronti a scommetterci – spopolerà sugli iPod dei più attenti alle novità nel panorama musicale italiano. E che forse ci dice qualcosa in più sull’identità del suo autore misterioso.

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