Vittorio Feltri trova affinità tra Barbara Lezzi e una cozza

18/11/2019 di Enzo Boldi

I commenti di Vittorio Feltri sono, spesso e volentieri, sferzanti. Per questo motivo, il più delle volte, il rischio di cadere in facili insulti è dietro l’angolo. Poi, se gli si dà facili assist da ribadire in rete, lui si dimostra un vecchio bomber di razza che non si lascia sfuggire l’occasione. E così le parole di Barbara Lezzi, ex ministra del Sud nel vecchio governo Conte-1, agevolano il lavoro del direttore editoriale di Libero che decide di rispedire al mittente il suo giudizio sulla situazione a Taranto – nel mare magnum della questione ex Ilva – Arcelor Mitta – trovando un’affinità: Lezzi cozza.

LEGGI ANCHE > Feltri, lite furibonda con De Girolamo e Biancofiore. Giletti: «Se ha bestemmiato, mi dissocio»

Partiamo dal peccato originale che ha dato il via all’editoriale di Vittorio Feltri su Libero (di lunedì 18 novembre). L’ex ministra pentastellata per il Sud, infatti, aveva ribadito la propria posizione in favore della chiusura dello stabilimento ex Ilva di Taranto, sottolineando come la città pugliese avrebbe potuto ristabilire le proprie gerarchie economiche dando linfa vitale all’allevamento e commercio delle cozze. I mitili pugliesi, infatti, sono da sempre i più rinomati d’Italia.

Lezzi cozza e l’affinità svelata da Feltri

Sta di fatto che, come sottolinea (seriamente, al netto delle sue battute) Vittorio Feltri, paragonare l’introito del mercato dell’acciaio a quello ittico e delle cozze non sembra possa reggere. Si tratta di questioni diametralmente opposte anche a livello economico che, come ovvio, difficilmente possono essere uno in sostituzione dell’altro. Insomma, quello proposto da Barbara Lezzi sembra essere un vero e proprio paradosso.

Il paradosso e il paragone su Libero

Parole sbagliate, così come i paragoni. Anche quello utilizzato da Vittorio Feltri nel suo editoriale su Libero. L’affinità citata dal giornalista, Lezzi cozza, infatti non può essere accettata anche perché priva di senso. Criticare i politici sul contenuto e non sulla forma. Questo si dovrebbe fare, soprattutto quando il livello di confronto diventa così basso.

(foto di copertina: ANSA/ CESARE ABBATE + ANSA/MOURAD BALTI + Bodo Marks/dpa)

Share this article