La richiesta dei presidenti di regione della Lega: «Stop alle lezioni per i bambini che arrivano dalla Cina»

03/02/2020 di Redazione

Lo hanno chiesto al ministero dell’Istruzione, nonostante una circolare molto chiara che aveva come obiettivo proprio quello di dissipare i dubbi dei genitori e dei presidi degli istituti. I presidenti di regione di Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia hanno chiesto di evitare che i bambini di ritorno dalla Cina, anche se in età della scuola dell’obbligo, rientrassero tra i banchi di scuola, a causa di presunti rischi di trasmissione del coronavirus. Una richiesta che, stando a quanto dichiarato dai governatori, non sarebbe volta a ghettizzare i minori, ma sarebbe in realtà in linea con le minime prescrizioni di sicurezza.

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Coronavirus, la lettera dei governatori della Lega

In modo particolare, i governatori – tra cui Luca Zaia che si è fatto portavoce della richiesta – hanno proposto che i bambini possano restare a casa per un periodo di 14 giorni, necessario a evitare qualsiasi possibilità di contagio. «A me sembra una regola sanitaria minimale – ha detto Zaia – e in linea con quanto accade con meningite e tbc».

La lettera sarebbe già pronta a partire. Eppure, nella giornata di ieri era arrivata la definizione della prassi da parte del ministero, che aveva risposto a una lettera inviata dall’associazione dei presidi italiani, in virtù dei comportamenti dei genitori di diverse scuole d’Italia. Il ministero aveva negato categoricamente l’ipotesi di lasciare a casa i bambini arrivati dalla Cina, a meno che questi ultimi non presentassero sintomi influenzali.

La mossa dei governatori, ora, rischia di creare ancora una volta di più confusione: il clima che si respira nelle scuole italiane non è dei migliori ed episodi di sinofobia sono all’ordine del giorno. Anche solo il fatto di aver avanzato questa richiesta porterà inevitabilmente nuove tensioni ai cancelli delle scuole di ogni ordine e grado, dove non mancano alunni di origine cinese.

FOTO dall’account Facebook di Luca Zaia

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