Washington Post, NY Times e Wall Street Journal chiedono a Biden di proteggere i giornalisti afghani

La lettera firmata dalle principali tre testate è stata indirizzata al presidente degli Stati Uniti

17/08/2021 di Gianmichele Laino

«Caro presidente Biden». Inizia con una allocuzione piuttosto informale la lettera che i giornalisti del Washington Post, del NY Times e del Wall Street Journal hanno voluto indirizzare direttamente al presidente degli Stati Uniti Joe Biden per ricordargli il valore dell’informazione libera e per sottolineare come tanti colleghi in Afghanistan siano rimasti soli, alla mercé dei talebani, nonostante la loro azione, negli anni precedenti, per supportare le pubblicazioni di notizie dei tre principali quotidiani statunitensi.

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Lettera a Biden dei tre principali quotidiani USA per i loro colleghi afghani

«Negli ultimi 20 anni – si legge nella missiva – coraggiosi colleghi afghani hanno lavorato instancabilmente per aiutare il NY Times, il Washington Post e il Wall Street Journal a condividere con il pubblico di tutto il mondo notizie e informazioni dalla regione. Ora, questi colleghi e le loro famiglie sono intrappolati a Kabul e le loro vite sono in pericolo. Stiamo cercando di supportare i nostri colleghi giornalisti e stiamo cercando un segnale non equivoco che il governo sosterrà la libera stampa. Per questo, chiediamo che il governo americano possa muoversi urgentemente e prendere tre semplici provvedimenti per proteggere la loro sicurezza».

La lettera prosegue con i consigli dei giornalisti al presidente americano: tre punti molto asciutti e molto chiari che non possono ammettere fraintendimenti e che, pertanto, non dovrebbero passare sotto silenzio. Secondo le direzioni del Ny Times, del Wall Street Journal e del Washington Post, occorrerebbe innanzitutto facilitare e proteggere gli accessi agli aeroporti sorvegliati dagli Stati Uniti, assicurare un passaggio sicuro verso l’aeroporto in questione e facilitare i trasporti di queste persone oltre i confini dell’Afghanistan.

La lettera è stata resa pubblica dagli uffici di comunicazione dei principali quotidiani Usa:

Sono ancora diversi i cittadini stranieri presenti in Afghanistan in queste ore, con le operazioni di evacuazione che sono state rallentate dai disordini della giornata di ieri. Oltre a questi, ci sono giornalisti e informatori afghani che hanno rischiato la vita per fornire informazioni alla stampa occidentale negli ultimi 20 anni. Non è difficile immaginare quale possa essere il loro destino, se si scegliesse di abbandonarli al proprio destino, sotto a una dominazione talebana.

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