Lega e Fratelli d’Italia hanno chiesto la rimozione dei disegni dei bambini simili alle sardine
30/01/2020 di Redazione
Tantissimi seggi in Italia sono collocati all’interno di scuole elementari e lo è stato anche quello installato a Lesignano, un paese in provincia di Parma. Uno degli aspetti più interessanti della giornata elettorale è proprio quello di tornare bambini per un giorno proprio quando si esercita il diritto di voto che spetta a un adulto, uno dei più nobili in assoluto. Il contrasto è sempre stato fortissimo. Ma cosa succede nell’Emilia-Romagna delle sardine se in un seggio alla scuola elementare i disegni riguardano la fauna ittica e sono esposti – come spesso accade – alle pareti dell’istituto per renderle più colorate?
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Lesignano, la protesta di Lega e Fratelli d’Italia sui disegni dei bambini
Succede che i rappresentanti di lista di Lega e Fratelli d’Italia facciano mettere a verbale il tutto, chiedendo persino la rimozione del manufatto. È successo sul serio, nel corso delle elezioni regionali che si sono svolte il 26 gennaio scorso in Emilia-Romagna. Il verbale elettorale fatto stilare in quella situazione recitava così:
«I sottoscritti rappresentanti di lista denunciano di avere riscontrato oggi domenica 26 gennaio alle ore 19.30 presso la scuola elementale A. Diaz di Lesignano, sede dei seggi elettorali n. 1, 2 e 4, diverse porte ricoperte da un telo di colore azzurro con appesi numerose figure con pesci non meglio identificati. Il fatto assume connotati di propaganda elettorale indiretta o subliminale, in quanto chiaro riferimento al movimento delle cosiddette sardine soprattutto».
Una richiesta sui generis, anche perché il preside dell’istituto ha segnalato come quei lavori risalissero in realtà al mese di settembre. Ovvero ben due mesi prima della fondazione del movimento delle sardine, che ha fatto la sua prima comparsa a metà novembre in piazza Maggiore a Bologna. Impossibile che le maestre avessero previsto tutto. Comunque, questo episodio conferma come le sardine siano state indigeste alla destra sovranista: le hanno viste dappertutto, persino sui cartelloni innocenti di una scuola elementare.
FOTO dal post su Facebook di Nadia Rizzo