La Lega pubblica un post su Elodie, valanga di odio e insulti sessisti colpisce la cantante
Elodie ha condiviso un collage di alcuni insulti che l'hanno colpita dopo la condivisone della Lega
14/08/2020 di Ilaria Roncone
Partiamo dal presupposto che non si tratta di una novità. La Lega e Matteo Salvini hanno il mal costume di condividere immagini e frasi di personaggi più o meno noti mandandoli letteralmente in pasto ai follower del partito politico e del leader. La quantità di odio e di insulti sessisti riservati alle donne prese di mira è allucinante e stavolta è toccato a Elodie; la cantante il mese scorso aveva definito Salvini un «piccolo uomo» per l’attacco contro Sergio Sylvestre e contro la sua esecuzione dell’inno nazionale prima della finale di Coppa Italia. Anche in quel caso su Sylvestre era calata la scure degli insulti dei fan leghisti. Elodie paga con un paio di mesi di ritardo la difesa del collega.
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Elodie alla gogna sul profilo della Lega
E noi donne vi mettiamo pure al mondo ♀️ https://t.co/syh0aa6PT5
— Elodie (@Elodiedipa) August 14, 2020
L’odio si è letteralmente versato su Elodie quando l’account della Lega ha condiviso le frasi della cantante totalmente decontestualizzate. «E noi donne vi mettiamo pure al mondo», commenta la giovane donna condividendo un collage di alcuni tra gli insulti peggiori che le sono arrivati sotto il post della Lega. C’è chi, facendo allusioni all’immagine, parla di un allenamento a praticare rapporti orali – ed è l’insulto che va per la maggiore – e chi l’accusa di stare con un marocchino o di dover tornare in Africa sulla base di non si sa bene quali considerazioni, considerato che Elodie nasce a Roma da padre italiano e madre francese creola originaria della Guadalupa.
Gli insulti sessisti dei leghisti a Elodie
Come si può ben notare si tratta sempre e solo di quello: se sei donna sei pompin*ra, t*oia, putt*ana, lo devi prendere dai ne*ri e tutta una serie di oscenità che sono originate da una cosa soltanto. La mentalità sessista che prevale in determinate fasce della popolazione italiana arriva a picchi vergognosi che è giusto denunciare, come ha fatto la cantate stessa, non vergognandosi di essere oggetto di frasi del genere. Il coraggio di Elodie nel condividere queste frasi sul suo profilo personale e di farsi veicolo di denuncia per questa mentalità di cui lei e tante altre donne più o meno famose sono vittima è da apprezzare e si spera sempre possa portare nella giusta direzione. Il punto di arrivo? Un mondo in cui nessuna donna debba più essere (s)qualificata per l’aspetto, il modo di vestire, la sessualità vissuta liberamente. In un mondo in cui, magari, non si debba nemmeno supporre o parlare in maniera inadeguata della sessualità di una donna.