Come la Lega in Basilicata vuole «combattere il gioco d’azzardo»: diminuendo la distanza delle slot dai luoghi sensibili

Si chiama Legge 30/2014 sul contrasto e diffusione del gioco d’azzardo patologico, ma nei fatti prevede delle misure che hanno ben poco a che vedere con il contrasto del gioco d’azzardo. È stata approvata, nel corso di una accesissima seduta del consiglio regionale della Basilicata, una proposta di legge partita dalla Lega – il primo firmatario è stato il leghista Massimo Zullino – che ha previsto una nuova disciplina sul gioco d’azzardo in regione. Una norma che ha provocato contrasti anche all’interno dello stesso gruppo consiliare della Lega in Basilicata, con Gerardina Sileo – altro esponente del Carroccio – che ha più volte sottolineato i punti più discutibili del provvedimento.

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Lega in Basilicata: cos’è successo con la legge sul gioco d’azzardo

Il risultato è stato l’approvazione di una legge che, pur nell’intenzione di voler contrastare il gioco d’azzardo, tutela gli esercenti in maniera anche superiore al dovuto, sanando tutte quelle posizioni che in passato non erano in regola con la disciplina regionale. La distanza delle slot machine dai luoghi sensibili, ad esempio, è stata ridotta passando da 500 a 250 metri per comuni fino a 20 mila abitanti e 350 metri per i comuni con un numero di abitanti superiore. I comuni, inoltre, avranno compiti di vigilanza e di gestione dei punti di scommesse ed è stata prevista una estensione degli orari di apertura delle sale.

I dubbi della Lega in Basilicata sulla legge sul gioco d’azzardo

Tutto questo, nelle intenzioni della Lega, per tutelare i posti di lavoro legati al settore e favorire gli esercenti del gioco d’azzardo che siano in regola con le disposizioni di legge, sottraendo utenza al gioco d’azzardo non disciplinato e quindi irregolare, spesso in mano alla criminalità organizzata. Ma norme di questo genere aiuteranno davvero a contrastare il gioco d’azzardo? Se si estendono gli orari per il funzionamento delle sale slot non si darà un ulteriore incentivo al gioco, aumentando le percentuali di tempo trascorso di fronte a una slot machine?

La legge è stata emendata in più punti da proposte arrivate in seno allo stesso partito che ha proposto la modifica originaria, per cercare di salvaguardare quantomeno gli aspetti della legge sul gioco d’azzardo che più vanno nella direzione del contrasto alla ludopatia. Ma complessivamente il provvedimento fa discutere. Un segnale inequivocabile del metodo con cui il nuovo consiglio regionale della Basilicata, a trazione leghista, sta operando sul territorio.

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