I capi di imputazione: cosa rischia il leader di LockBit in caso di arresto

Ci sono 26 capi di imputazione per il 31enne russo Dmitry Yuryevich Khoroshev che potrebbero portare, in caso di arresto, a fargli scontare una pena di 185 anni per reati come cospirazione, pirateria informatica e estorsione

08/05/2024 di Gianmichele Laino

Rischio alto per Dmitry Yuryevich Khoroshev, che è stato individuato dalle forze dell’ordine internazionali come il numero uno di LockBit, il gruppo ransomware che ha subito un duro colpo nell’ambito della cosiddetta operazione Cronos. Attualmente il suo nome e il suo volto appaiono sulla home page del portale del darkweb che era stato sequestrato dal team interforze formato da National Crime Agency (NCA), FBI e Interpol. Tuttavia, il cittadino russo di 31 anni è ancora a piede libero, uomo ricercatissimo a livello internazionale. Quali saranno le conseguenze se quest’ultimo dovesse essere arrestato?

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Cosa rischia il leader di LockBit se fosse arrestato

Al momento, le autorità internazionali hanno individuato 26 capi d’accusa per Khoroshev. «Dmitry Khoroshev – ha affermato il procuratore americano Philip R. Sellinger – ha concepito, sviluppato e amministrato Lockbit, la variante e il gruppo di ransomware più prolifico al mondo, consentendo a se stesso e ai suoi affiliati di devastare e causare miliardi di dollari di danni a migliaia di vittime in tutto il mondo. Pensava di poterlo fare nascondendosi sotto il suo famigerato soprannome di ‘LockBitSupp’, mentre intascava personalmente 100 milioni di dollari estorti alle vittime di Lockbit. Attraverso indagini incessanti e il coordinamento con i nostri partner della Sezione Crimini informatici e proprietà intellettuale della Divisione Penale, dell’FBI e all’estero, abbiamo dimostrato che lui e i suoi cospiratori si sbagliavano. L’accusa di oggi segna una pietra miliare significativa nelle indagini e nei procedimenti giudiziari contro LockBit, che ha già portato ad accuse contro altri cinque affiliati di LockBit – due dei quali sono in custodia in attesa di processo – e ad una grave interruzione dell’ormai screditata operazione LockBit».

È stato proprio facendo leva sulle persone già in custodia che le autorità internazionali sono riuscite a risalire a Khoroshev. Il 31enne russo è accusato di associazione a delinquere finalizzata a commettere frode, estorsione e attività correlate dal punto di vista informatico; di associazione a delinquere finalizzata a commettere frode telematica; di otto capi di imputazione per danni intenzionali a un computer protetto; di otto capi di imputazione per estorsione in relazione a informazioni riservate provenienti da un computer protetto; di otto capi di imputazione per estorsione in relazione al danneggiamento di un computer protetto. In totale, si tratta di 26 capi di imputazione e tali accuse comportano una pena massima di 185 anni di carcere. Per ogni capo d’accusa, inoltre, Khoroshev potrebbe essere costretto a versare un massimo di 250mila dollari di ammenda (potenzialmente, dunque, il massimo della sanzione pecuniaria di 6,5 milioni di euro). Sono rischi piuttosto elevati che rendono Khoroshev una delle persone potenzialmente più esposte agli occhi della giustizia internazionale.

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