Le ragazzine che mandano foto sexy in chat o via sms
13/01/2012 di Redazione
Save the Children lancia l’allarme: sono l’8% dei minori fra 15 e 17 anni
Il 4% di ragazzini e ragazzine italiani fra i 12 e i 14 anni dichiara esplicitamente di inviare spesso fotografie di se’ nudi o in pose sexy. Percentuale che sale all’8% fra i minori di eta’ compresa tra i 15 e i 17 anni. E’ quanto emerge da una ricerca di Save the Children ‘Sessualita’ e Internet: i comportamenti dei teenager italiani’. Ma il dato e’ probabilmente sottostimato: il 22% ammette che e’ una pratica diffusa inviare video o immagini di se’ nudi o semisvestiti. Se poi si chiede a che eta’ si e’ inviato il primo messaggio un po’ ose’, con sottintesi e riferimenti sessuali, le conferme fioccano e le percentuali salgono: ben il 47% dice di averlo fatto tra i 10 e 14 anni, gli altri dai 15 in su.
IL SEXTING – ‘Il sito con foto di ragazze adolescenti ritratte nude, individuato e chiuso oggi dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Catania -sottolinea Raffaela Milano, responsabile programmi Italia e Europa di Save the Children- porta alla luce un fenomeno che e’ diffuso e ben presente a Save the Children, che sul sexting (postare o lo scambiare via cellulare immagini particolarmente provocanti di se’, ndr) ha realizzato la ricerca ‘Sessualita’ e Internet: i comportamenti dei teenager italiani’, documentando quel segmento di vita di adolescenti e pre-adolescenti che e’ la sfera sessuale’.
I COMPORTAMENTI – In particolare tra i comportamenti che gli intervistati dichiarano diffusi tra la propria cerchia di amici, molto presente inviare messaggi con riferimento al sesso (43%), inviare dati personali a qualcuno conosciuto in Internet (43%), guardare video o immagini a sfondo sessuale su Internet (41%), ricevere messaggi con riferimento al sesso (41%), dare il proprio numero di telefono a qualcuno conosciuto in Internet (40%) e, non ultimo, tra i piu’ diffusi, avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto solo in rete (22%). Anche lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale, sottolinea la ricerca di Save the Children, sembra essere un fenomeno piuttosto diffuso (fra gli amici) secondo il 22% degli intervistati, percentuale che scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25% per i 15-17enni e al 26% per gli over 17. La percentuale di diffusione e’ pari al 14% per lo scambio di immagini proprie di nudo al fine di ricevere regali come ricariche e ricompense in denaro.
I DATI PERSONALI – E percentuali analoghe emergono laddove i ragazzi vengono interpellati sui loro comportamenti e non su quelli degli amici: il 45% dichiara di ricevere messaggi con riferimento al sesso, il 37% da’ il suo numero di cellulare online, il 24% riceve immagini o video di persone conosciute solo online seminude o nude, il 19% ammette di avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto in rete. Quanto alla gestione dei propri dati personali, i ragazzi non sembrano curarsi molto di che fine facciano e li consegnano alla rete spesso e facilmente: il 44% degli intervistati dichiara infatti di postare proprie foto e il 34% di pubblicare video su di se’. ‘Quello che colpisce -spiega ancora Raffaela Milano- e’ che questi giovani si dichiarano consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali rischiano di incappare. Le molestie via cellulare o e-mail vengono segnalate come un problema all’ordine del giorno da circa un terzo degli intervistati (29%), cosi’ come l’alta probabilita’, dichiarata dal 37%, di imbattersi in maniaci o squilibrati in caso di scambio di immagini a contenuto sessuale. Tuttavia, anche se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%) sui vantaggi (7%) questo non sembra essere un deterrente’.
LO SCAMBIO DI FOTO – ‘In questo contesto, lo scambio di fotografie proprie ed altrui nude in internet probabilmente non appare agli occhi dei ragazzi piu’ di tanto preoccupante’, sottolinea ancora Milano. Quanto al perche’ i teenager italiani decidono di ‘svelarsi’ in rete, la risposta piu’ frequente e’: su stimolo di amici (43%) e fidanzati (33%), anche se non e’ trascurabile l’input di persone conosciute in internet o sconosciute. E poi internet ha, ai loro occhi, un ritorno positivo: per molti consente di vincere la timidezza, divertirsi e avere relazioni ‘extra’. Il prossimo 7 febbraio si celebra in tutto il mondo la giornata della sicurezza in rete per i piu’ giovani. ‘Ci auguriamo -conclude la responsabile programmi Italia e Europa di Save the Children- che sia l’occasione per una riflessione profonda sulle responsabilita’ di tutti gli attori istituzionali e non, poiche’ nessuno singolarmente possiede tutte le competenze e gli strumenti necessari per la tutela di bambini e adolescenti online’.