Le Iene e l’allarme di 3 mila voti comprati a Colonia

04/03/2018 di Redazione

Una compravendita di 3.000 voti a Colonia, in Germania, documentata da un filmato esclusivo, ripreso 4 giorni fa con una candid camera.

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La denuncia arriva da Le Iene in un servizio che sarà messo in onda questa sera. “Noi avevamo già denunciato con quattro servizi la possibilità di brogli con il voto degli italiani all’estero grazie alla testimonianza di ‘cacciatori di plichi’, ovvero cacciatori di schede ancora da votare. Purtroppo da allora non è cambiato nulla e nessuno è intervenuto“, si legge in una nota del programma di Italia1.

Noi avevamo già denunciato con quattro servizi, che potete vedere qui sotto, la possibilità di brogli con il voto degli italiani all’estero grazie alla testimonianza di “cacciatori di plichi”, ovvero cacciatori di schede ancora da votare. Purtroppo da allora non è cambiato nulla e nessuno è intervenuto.

Anzi, secondo le nostri fonti, la situazione è addirittura peggiorata: le schede non vengono solo raccolte con il “porta a porta” ma vengono pure comprate quelle stampate direttamente dalle tipografie. La truffa, ai danni dei diritti politici di tutti, coinvolgerebbe anche alcuni consolati. Con cifre economiche e di numero di voti che spaventano.

“C’è stata una battaglia fino all’ultimo sangue perché era tanta la concorrenza però i miei risultati li ho portati lo stesso”, ci ha raccontato il cacciatore di plichi che avevamo già sentito e che con queste elezioni avrebbe guadagnato, soltanto lui, 3.350 euro.

Per carità, il rischio che si tratti delle sparate di qualche imbroglione c’è sempre. Noi però questa volta ci siamo infiltrati in una vera e propria trattativa e l’abbiamo documentata. Oggetto di scambio: 3.000 voti. Stasera in onda potrete seguire tutti i passi della compravendita.

Questo è quello che abbiamo trovato noi, in una sola città e in soli due giorni. E a questo punto sono troppe le domande aperte.

Quante situazioni come questa ci sono state in giro per il mondo per queste elezioni? E’ possibile che un candidato all’estero possa comprarsi la sua elezioni? Avevamo già denunciato lo scandalo: perché non è stato fatto niente per evitare questa vergogna?

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