Le dieci torture più terribili di sempre

Unghie strappate e fruste in grado di lacerare la pelle: quando c’è da far male a un proprio simile, la fantasia dell’uomo non ha limiti

Dalla Santa Inquisizione ad Abu Ghraib, se c’è qualcosa che nella storia non manca mai sono casi di tortura le cui cronache mettono alla prova anche gli stomaci più audaci. Andiamo a vedere insieme i dieci metodi più dolorosi mai partoriti da mente umana per fare “un favore” ai propri simili:

10 – LA TORTURA DELL’UNGHIA – La polizia segreta dell0 scià di Persia, la SAVAK, usava questo metodo spesso durante gli interrogatori. La tortura prevede l’estrazione delle unghie della vittima, con pinze o strumenti appositi come quello nella foto. Per renderlo più dolorso, gli aguzzini spesso riscaldavano il metallo dello strumento fino a che non fosse rosso fuoco.


9 – WATERBOARD – Il waterboarding è una tortura in uso fin dalle epoche coloniali e che continua ancora oggi a trovare ampio utilizzo. Si lega la vittima su un’apposita tavola e, a questo punto, gli si versa dell’acqua in faccia e nel naso per simulare la sensazione di annegamento. Secondo i testimoni, si tratta di un’esperienza terribile e le conseguenze fisiche sono gravi quasi quanto quelle psicologiche: dolore, danni cerebrali per mancata ossigenazione, problemi ai pomoni, ossa rotte per via della lotta contro l’acqua, morte.

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