Lavrov dice che la stampa italiana è andata oltre l’etica giornalistica (e Brindisi gli augura buon lavoro)

L'intervista a Zona Bianca del ministro degli Esteri russo

02/05/2022 di Gianmichele Laino

Sergey Lavrov è stato intervistato, come annunciato, da Giuseppe Brindisi di Zona Bianca, programma di approfondimento di Rete4. Le sue parole sono state ampiamente analizzate nel corso della serata di ieri, soprattutto la sua uscita su Volodymyr Zelensky e Hitler. Un’intervista che ha permesso al ministro degli Esteri russo di parlare liberamente, senza un vivace contraddittorio. Per questo fa ancora più contrasto il fatto che Lavrov, nel corso dell’intervista a Zona Bianca, abbia criticato ferocemente la stampa italiana. Lavrov contro la stampa italiana è stato sicuramente uno dei passaggi più significativi, che ben fa capire l’idea che la Russia ha – ormai – del nostro Paese

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Lavrov contro stampa italiana, le parole del ministro degli Esteri russo a Rete4

«Alcune dichiarazioni di politici italiani – ha detto in un passaggio molto controverso dell’intervista -, per non parlare della stampa italiana, sono davvero andate oltre le buone norme diplomatiche e oltre le norme dell’etica giornalista». Su questo, nemmeno Giuseppe Brindisi – che della stampa italiana fa parte – ha avuto modo di replicare al ministro degli Esteri russo.

Di fronte alla narrazione russa della guerra in Ucraina (chiamata “operazione speciale”, quasi a volerne occultare la realtà dei fatti, le immagini che provengono dal fronte, gli edifici sventrati, i morti, le devastazioni che diversi inviati sul campo che fanno parte della stampa internazionale hanno avuto modo di documentare), la stampa italiana si è sempre – nella maggior parte dei casi – posta in maniera critica. Anche quando si è cercato di dare voce alla controparte russa, ospitando – ad esempio – in alcuni talk show dei giornalisti di media affiliati al Cremlino, ci sono state feroci critiche (con la commissione di vigilanza Rai, ad esempio, che ha chiesto un’audizione al Copasir per chiarire il vero ruolo dei giornalisti russi invitati nelle televisioni italiane). Per questo motivo, Lavrov l’ha attaccata pesantemente.

Il fatto di aver condotto, però, un’intervista senza contraddittorio – fatta eccezione per qualche domanda a cui il ministro degli Esteri russo ha potuto rispondere utilizzando le argomentazioni per lui più convenienti – non deve aver posto, allo stesso Lavrov, una questione etica sulla stampa italiana. Alla fine, il giornalista di Zona Bianca gli ha anche augurato buon lavoro.

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