Laura Castelli: «L’Ocse non ha approfondito abbastanza la nostra manovra»
02/04/2019 di Gianmichele Laino
A Laura Castelli non è piaciuta la relazione dell’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico, che ha certificato la leggera recessione dell’Italia per il prossimo 2019 (-0,2%) e che ha espresso delle forti perplessità sui due punti più salienti della manovra del governo Lega-M5S, ovvero il reddito di cittadinanza e quota 100. Il viceministro dell’Economia ha voluto analizzare, nel corso di un’intervista a La Stampa, la relazione fatta dall’organizzazione.
Laura Castelli dice che l’Ocse non era abbastanza preparata sulla manovra
«Io e Di Maio – dice Laura Castelli – pensiamo che l’Ocse non abbia approfondito abbastanza la portata politica della manovra». Il viceministro in quota M5S, infatti, è sulla stessa linea del vicepremier che, ieri, aveva interpretato la bocciatura dell’Ocse come un segnale positivo, di un’Italia che sta andando nella giusta direzione rispetto al passato, quando le ricette tradizionali non hanno mai funzionato.
Ora, in pratica, Laura Castelli rincara la dose, accusando i funzionari dell’Ocse di superficialità nell’analisi della manovra. Su quota 100 e sul reddito di cittadinanza, infatti, l’organizzazione aveva espresso perplessità sia sulla stabilità dei conti, sia sul fatto che il reddito – ad esempio – possa incentivare inconsapevolmente il lavoro nero.
Laura Castelli traccia il bilancio dei rapporti tra Giovanni Tria e il resto del governo
«Il segretario generale dell’Ocse non si è confrontato abbastanza con la componente politica del governo – ha detto Laura Castelli -. A problemi uguali non ci sono sempre soluzioni uguali. Noi abbiamo scommesso su misure inedite rispetto al passato». Laura Castelli, inoltre, ha invitato il ministro dell’Economia Giovanni Tria a risolvere subito la questione della sua consigliera Claudia Bugno, finita in queste ore al centro di un polverone mediatico.
«Nessuno può ritagliarsi un potere autonomo che va al di là del controllo del ministro – ha detto Laura Castelli -. Credo nella buona fede di Tria. Serve un chiarimento veloce perché, con tutte le cose che abbiamo da fare, non possiamo perdere tempo a risolvere problemi di questa portata». Traspare da queste parole il clima teso all’interno degli uffici di via XX Settembre. E inoltre, si continua ad andare avanti non temendo i giudizi degli organismi internazionali che lanciano segnali preoccupanti sulla tenuta economica dell’Italia. Laura Castelli difende a spada tratta le posizioni del suo governo, anche a costo di accusare gli altri – i tecnici dell’Ocse sono l’ultimo esempio – di impreparazione.
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI