L’intervista di Laura Boldrini alla BBC: «Sono indipendente, per questo mi considerano obiettivo facile» | VIDEO

30/01/2019 di Redazione

Laura Boldrini è stata intervistata dalla BBC, la prestigiosa emittente britannica. Nel clamore della politica di casa nostra, evidentemente, l’ex presidente della Camera è stata ritenuta una persona da cui apprendere molti aspetti di quello che sta succedendo in Italia in questo ultimo periodo. Laura Boldrini ha illustrato perciò al pubblico britannico i propri valori e ha provato a spiegare la sua vicenda personale a chi non ha dimestichezza con la politica urlata tipica del nostro dibattito.

Laura Boldrini e l’intervista alla BBC

Intervistata da Zeinab Badawi, Laura Boldrini si è descritta così: «Sono una persona che ha determinati valori: il rispetto dei diritti umani, ad esempio, sono antifascista. Ho deciso di portare avanti questo mio modo di essere». La giornalista della BBC ha incalzato l’ex presidente della Camera, sostenendo che questi valori, in realtà, non siano apprezzati proprio da tutti dal momento che la Boldrini è spesso oggetto di attacchi in rete.

«Ho bisogno di provocare dibattito e avere delle reazioni su determinati spunti. Sono una donna e una figura indipendente – ha detto la Boldrini -, per questo in molti mi considerano un obiettivo facile da attaccare». A quel punto, per contestualizzare gli attacchi politici che Laura Boldrini continua a ricevere, Zeinab Badawi le ha chiesto da chi venisse attaccata: «All’inizio, gli esponenti del Movimento 5 Stelle e il loro leader, Beppe Grillo, furono i primi ad attaccarmi. Fu proprio Beppe Grillo a chiedere, con una semplice domanda sul suo blog, ‘cosa fareste con la Boldrini in macchina?’. I commenti che seguirono furono terribili: sessisti, violenti. Questo fu solo l’inizio».

Laura Boldrini e l’odio di Salvini nei suoi confronti

La Boldrini ha ricordato anche gli attacchi subiti da Matteo Salvini e da altri followers del leader della Lega e attuale ministro dell’Interno. «Durante un evento, Salvini prese una bambola gonfiabile e disse ai suoi seguaci: ‘Ecco la presidente della Camera, la signora Laura Boldrini’». La giornalista della BBC ha chiesto alla parlamentare italiana se il leader della Lega si fosse scusato per questo: «No, assolutamente: provò a prenderla come uno scherzo».

Zeinab Badawi ha ricordato anche le parole forti utilizzate dalla Boldrini per descrivere il proprio avversario politico, quando disse che la sua politica incita all’odio, al sessismo, allo stupro. «Salvini è orgoglioso di questo – ha replicato la Boldrini -. Vi ricordo che qualche giorno fa, un sindaco della Lega in Liguria è stato condannato a pagare una multa per un suo post in cui diceva: “permettiamo agli stupratori di andare a casa della Boldrini, vediamo se così si diverte”. Questa è istigazione allo stupro, è un crimine».

Laura Boldrini riporta sue esperienze personali per giustificare quest’ultima sua affermazione: «Io ho lavorato nella ex Jugoslavia, ho lavorato in Ruanda: conosco questo tipo di strategia di aggregare persone attraverso lo stupro nei confronti dell’avversario. Ma in questi contesti c’era la guerra, mentre è davvero inaccettabile in un contesto democratico».

Infine la chiusura sui compromessi che le donne che entrano in politica devono affrontare: «Non posso accettarli, è una forta di intimidazione: dobbiamo reagire a questo tipo di strategia perché è inaccettabile»

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