L’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata arrestata

Alla fine, per l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi sono scattate anche le manette. Qualche ora fa, infatti, la Guardia di Finanza di Milano e di Varese, dietro ordinanza del gip Raffaella Mascarino, hanno notificato l’atto di arresti domiciliari per l’eurodeputata, che risultava già indagata nell’ambito di un’altra inchiesta. Ora, la misura cautelare scatta in seguito ad altre accuse che vengono effettuate dai magistrati nei suoi confronti: tra queste, c’è quella di corruzione e di truffa ai danni del Parlamento Europeo, per azioni che, al momento, erano ancora poco conosciute anche attraverso i canali della stampa.

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Lara Comi arrestata: i capi di imputazione

Inizialmente, Lara Comi risultava indagata per l’inchiesta denominata ‘mensa dei poveri’, insieme ad altre 70 persone. Ora, la vicenda si arricchisce di altri dettagli e di altri capi di imputazione: oltre alla corruzione, a Lara Comi viene contestata anche la truffa ai danni del Parlamento Europeo. Questa vicenda, in modo particolare, non era ancora emersa.

Si tratta di una vicenda relativa al suo addetto stampa, al quale lo stipendio era stato aumentato da 1000 a 3mila euro, salvo poi permettere – sempre stando alle accuse della procura – di far rientrare la cifra di differenza nelle casse di Forza Italia, per permettere il pagamento della sede del partito. Inoltre, sarebbe stato stipulato un contratto fittizio di consulenza come collaboratore al Parlamento europeo di Nino Caianiello, che tuttavia non conosceva i dettagli di questa operazione. Sempre Lara Comi è accusata di aver ricevuto un finanziamento illecito di 31mila euro.

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