Landini sull’Eutanasia: “Appoggiamo questa battaglia di libertà”
18/07/2019 di Daniele Tempera
I tempi sono stretti. La Corte Costituzionale ha infatti imposto al Parlamento di legiferare sull’Eutanasia entro il prossimo 21 settembre, ma il dibattito e le iniziative parlamentari languono e lo stallo è trasversale a tutte le forze politiche. E mentre l’associazione Coscioni e Marco Cappato denunciano da giorni una situazione insostenibile entra in gioco Maurizio Landini e la Cgil che, in una lettera esprimono l’appoggio a una battaglia di laicità e di libertà. E lo fanno ribadendo la stessa urgenza già sottolineata dalla Corte Costituzionale: «Vi confermiamo il pieno l’impegno della nostra Confederazione a sostegno delle battaglie per la libertà delle persone. Dal principio di laicità – uno dei principi fondamentali che delineano il tratto costitutivo, identitario e militante della nostra Organizzazione – discende il riconoscimento dell’autodeterminazione della persona in tutte le forme e in tutte le fasi della vita» scrive la Confederazione Generale del Lavoro, aggiungendo:« Riteniamo insieme a voi che l’ordinanza 207/18 della Corte Costituzionale costituisca un’occasione fondamentale per far sì che il nostro Parlamento legiferi su una materia tanto importante per la vita delle persone, come già avvenuto nella fase finale della precedente legislatura con la legge sul biotestamento, superando l’impostazione del Codice Rocco condizionata dall’ideologia fascista che lo espresse». Un appello esplicito al principio di laicità e al superamento dello Stato Etico di chiara impostazione fascista che raccoglie l’appello dell’Associazione Coscioni.
L’appello dell’Associazione Coscioni per una seduta straordinaria del Parlamento
E intanto l’Associazione Coscioni si rivolge ai singoli parlamentari per chiedere una seduta straordinaria del parlamento in cui discutere delle disposizioni della Consulta, come ribadito da Filomena Gallo e Marco Cappato: «Di fronte alla paralisi imposta dai vertici di Movimento Cinque Stelle, Partito democratico e Lega chiediamo una convocazione straordinaria del Parlamento. Da questo punto di vista, siamo d’accordo con la Conferenza Episcopale Italiana e con quelle associazioni e Parlamentari che si sono espressi a favore di questa ipotesi. Nel merito, siamo ovviamente contrari alla loro proposta di mera revisione dell’entità delle pene, che avrebbe il solo scopo di proseguire la criminalizzazione dei malati e della loro libertà di scelta».