Per i 184 migranti sbarcati a Lampedusa pronto un rimpatrio lampo
14/09/2018 di Redazione
Sono arrivati questa mattina sulle coste di Lampedusa, tutti con le stesse modalità. Barchini a motore, molto veloci, che in poche ore hanno coperto la distanza tra la Tunisia e l’Italia. A bordo, complessivamente 184 migranti, che sono arrivati sull’isola e per i quali il ministero dell’Interno sta cercando di accelerare le procedure di identificazione. In modo tale da procedere, pare, a un rimpatrio-lampo.
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Lampedusa, i 184 migranti sbarcati
Sarebbe questa, dunque, la sorte delle persone che, transitando attraverso le acque maltesi, hanno raggiunto Lampedusa. Matteo Salvini, già nella giornata di ieri, ne aveva parlato attraverso i suoi canali social. E aveva accusato Malta di non prendersi le proprie responsabilità per quello che stava accadendo.
«Almeno 7 di questi barchini (foto di oggi), veloci e con pochi immigrati a bordo, sono in questo momento in acque Maltesi (62 persone) – aveva scritto Salvini -. Queste non sono navi in difficoltà, questo è evidentemente TRAFFICO di esseri umani. Abbiamo contattato le autorità Maltesi perché facciano il loro dovere, in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia».
Nonostante il post si concludesse con il solito hashtag #portichiusi, tuttavia, le imbarcazioni sono riuscite a raggiungere le coste di Lampedusa. Il concetto è stato ribadito dallo stesso Salvini, durante il vertice dei ministri degli Interni a Vienna, quello nel corso del quale si è verificato lo scontro con il suo omologo lussemburghese Asselborn.
Lampedusa, ipotesi rimpatrio rapido con voli charter
«Lo dico senza spirito polemico – ha detto Salvini -, ma faccio un esempio: in Italia tra la notte e stamani sono arrivati circa 200 migranti provenienti dalla Tunisia, per ore transitati in acque maltesi. Ebbene, abbiamo contattato decine di volte le autorità maltesi, ma risposta zero. Poi senti parlare di condivisione e solidarietà, noi stiamo aspettando».
E mentre Malta fa sapere che non sarebbe rientrato assolutamente nei suoi compiti fermare delle imbarcazioni transitate nelle sue acque senza che queste fossero in difficoltà, l’Italia pensa già a un’operazione che potrebbe rimpatriare i 184 migranti sbarcati a Lampedusa con dei voli charter.