Lamorgese: «Rotazione volontaria dei porti e ricollocamenti dei migranti entro 4 settimane»

23/09/2019 di Redazione

Le prime parole del ministro Luciana Lamorgese a Malta dopo l’incontro con i titolari dell’Interno in Europa esprimono soddisfazione per come si è svolto il meeting. La prima bozza del documento emerso dai ministri che vogliono cambiare l’accordo di Dublino riguarda alcune misure che sono state prese dai singoli Stati e che adesso dovranno essere sottoposte al vaglio dell’Unione Europea. In modo particolare, si è cercato di affrontare l’argomento dei porti chiusi e della redistribuzione dei migranti.

Lamorgese spiega l’esito dell’incontro dei ministri a Malta

«Contenuti concreti ci sono – ha detto Lamorgese -. Sono soddisfatta di questo incontro con altri Paesi europei perché si seguirà una linea europea. Noi abbiamo ribadito che chi arriva in Italia o a Malta arriva in Europa». Ma quali sono i contenuti concreti a cui la ministra di Potenza ha fatto riferimento?

Innanzitutto, la decisione sugli sbarchi: i porti si offriranno volontariamente e a rotazione per accogliere dei migranti salvati dai naufragi o quelli che arrivano sulle coste dei paesi del Mediterraneo. Poi, la consapevolezza che quei naufraghi non resteranno lì a lungo, ma che saranno redistribuiti – tra i vari Stati europei – entro quattro settimane dal loro arrivo in porto. Una logica che dovrebbe avere un duplice scopo: incoraggiare i salvataggi, evitando gesti disumani come quello di far restare al largo delle coste i naufraghi salvati, e garantire la loro ricollocazione obbligatoria anche in altri Paesi dell’Unione Europea.

Ora, bisognerà capire quanto siano rilevanti le adesioni a questo piano e quando l’Unione Europea intenderà renderlo più di un semplice accordo tra ministri dell’Interno.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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