Per La Verità «la Sinistra è un’associazione di stampo mafioso»

06/09/2019 di Enzo Boldi

Giudizi forti e accuse ben precise e gravi da parte dello scrittore e giornalista Marcello Veneziani. Nel suo articolo di commento pubblicato oggi, venerdì 6 settembre, su La Verità, si fa il paragone (senza usare mezzi termini e giri di parole) tra la sinistra italiana e il sistema mafioso. A pagina 8 e 9 del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro (dopo il richiamo in prima pagina) si fa espressamente richiamo all’associazione di stampo mafioso e ai metodi camorristici con cui la sinistra detiene da anni il potere in Italia.

«La sinistra è un’associazione di stampo mafioso che detiene stabilmente il potere e lo esercita forzando la sovranità popolare, la realtà della vita e gli interessi della gente – scrive Marcello Veneziani nel suo incipit su La Verità -. Usa metodi mafiosi per eliminare con la rituale accusa di nazifascismo (o in subordine di corruzione) chiunque si opponga al suo potere. Si costituisce cupola per decidere la spartizione del potere ed eliminare gli avversari, tutti rigorosamente ricondotti a Male Assoluto da sradicare e da affidare alle patri galere o alla gogna del disprezzo».

La Verità e la sinistra che è come Cosa Nostra

Come ovvio, dunque, ai sovranisti e agli intellettuali radical chic di destra (perché ce ne sono in foltissimo numero, nonostante le maschere) il fatto che si sia creato un nuovo governo seguendo una maggioranza parlamentare reale e basata sui risultati elettorali del 4 marzo 2018 quando la Lega di Matteo Salvini aveva ottenuto solamente il terzo posto (anche se la narrazione de La Verità, di Libero e de Il Giornale non vuole far passare la fredda realtà dei numeri) non va proprio giù. E la sintesi è proprio nel pezzo a firma Marcello Veneziani.

Il bavaglio sovranista sui numeri in Parlamento

Perché non c’è solo la sinistra mafiosa, ma anche i collegamenti con «le camorre mediatico giudiziari e intellettuali per far saltare i verdetti elettorali». Forse, nell’esprimere questo giudizio, lo scrittore e giornalista si stava anche un po’ auto-raccontando dato che, ancora una volta, si cela nella sua narrazione il verdetto del 4 marzo 2008. Poi tutto prosegue con cliché e accuse infamanti varie contro la sinistra. Perché i sovranisti vogliono che tutto vada solo come vogliono loro. Senza essere contraddetti dalla realtà fatta di numeri noti a tutti.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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