La storia della Rai che vuole bandire Fedez fino a che non chiederà scusa

I vertici della televisione pubblicano non vogliono fare alcun passo indietro e accusano il rapper milanese di aver mistificato la realtà con il video della telefonata pubblicato sui suoi canali social

04/05/2021 di Enzo Boldi

Non per quello che è accaduto sul palco (esterno) dell’Auditorium Parco della Musica. Non per quell’elenco di commenti fatti da esponenti (ed ex) della Lega sugli omosessuali. Ma per la telefonata. Il caso Fedez continua a dividere l’opinione pubblica e la politica. Se quest’ultima è sempre pronta a cavalcare – nel bene o nel male – qualsiasi evento per pura propaganda politica, i cittadini che da giorni stanno assistendo (e partecipando sui social) al dibattito pubblico su quanto accaduto lo scorso primo maggio. In ballo non c’è solo la libertà di espressione del pensiero (in questo caso quello del rapper di Rozzano sul ddl Zan), ma anche il ruolo della televisione pubblica che – per definizioni – ha onori e, soprattutto, oneri.

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Secondo quanto riportato da Il Messaggero, a viale Mazzini si starebbe pensando a un aut aut nei confronti di Federico Lucia. Il quotidiano romano fa trapelare quel che sarebbe emerso nelle segrete stanze dei vertici della Rai: “Mai più Fedez in video finché non si chiarisce la vicenda del primo maggio, (ovvero ammette di aver sbagliato) e non si decide se fargli causa o no”. Il tema, come detto, non è ciò che è stato detto sul palco dell’Auditorium capitolino, ma quel che è successo prima e i riverberi (social) emersi poco dopo l’esibizione al Concertone.

Fedez rischia di essere bandito dalla Rai fino alle scuse?

Già nella giornata di domenica, il direttore di RaiTreFranco Di Mare – aveva pubblicato sulla sua pagina social un post al vetriolo contro il rapper.

La principale accusa mossa a Fedez è quella di aver pubblicato sui social il video (tagliato) della telefonata ricevuta prima dell’esibizione del Primo Maggio. E sì, quel che è stato condiviso dal rapper è una versione parziale rispetto agli 11 minuti e 49 secondi dell’intera telefonata in cui, tra le altre cose, intervengono anche gli organizzatori e i produttori del Concertone e non solo la vice-direttrice di RaiTre Ilaria Capitani (oltre al comico Lillo Petrolo che ha introdotto la telefonata, insieme ai conduttori Ambra Angiolini e Stefano Fresi).

Ascoltando la telefonata per intero, però, non emergono grandissime differenze. L’impianto è semplice: il testo dell’intervento di Fedez era stato valutato negativamente (ma non solo dalla vice-direttrice di RaiTre) e gli era stato chiesto di evitare di fare “nomi e cognomi”. Insomma, la tesi sostenuta dal rapper era veritiera (seppur non completa). Ma proprio sui tagli a quel video si concentrano le mozioni di protesta della Rai, che starebbe pensando anche di fare causa al cantante. E, per il momento, si pensa anche a un ban temporaneo. In attesa di scuse che difficilmente arriveranno.

(foto di copertina: IPP da video Roma 01-05-2021, Concerto del Primo Maggio)

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