La Rai sospende i servizi dalla Russia

La decisione ricalca quanto fatto dalla BBC

05/03/2022 di Redazione

Non ci sarà nessun collegamento, né con il corrispondente Marc Innaro, al centro di alcune polemiche negli ultimi giorni per la tipologia di fonti citate riportando notizie dalla Russia, né dall’inviato Alessandro Cassieri che il Tg1 aveva inviato appositamente in Russia per coprire le notizie dal Paese. La Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia, in seguito all’approvazione della legge anti fake-news varata ieri dalla Duma (e che prevede fino a 15 anni di carcere per chi getta discredito sull’esercito).

Rai sospende i servizi dalla Russia, la nota ufficiale

Di seguito la nota di Viale Mazzini:

“In seguito all’approvazione della normativa per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa”.

“La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e – si legge – la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”.

Questo l’elenco dei giornalisti Rai coinvolti: Marc Innaro da Mosca e Sergio Paini da Rostov sul Don, i quattro inviati Alessandro Cassieri da Mosca (Tg1), Giammarco Sicuro da Mosca (Tg2), Marina Lalovic (Rai News 24) e Nico Piro da Rostov sul Don (Tg3). Anche il Tg5 ha richiamato il suo giornalista inviato sul campo.

La decisione è oggetto di una discussione in commissione di Vigilanza Rai: i parlamentari vogliono capire le motivazioni che stanno alla base della scelta, ma anche se i giornalisti della Rai coinvolti siano stati interpellati per avere voce in capitolo nella decisione.

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