La bufala della ragazza morta per l’orgasmo

Gira in rete, è ripresa da un sito di humour. Ma non è l’unico. E’ successo anche a…

Qui la situazione è grave, ma non seria. Specialmente se le ragazze cominciano a morirci anche per orgasmo. Quindi Leggo lancia un allarme giusto e ben calibrato(qui lo stamp in caso la pagina sparisse): “UN ORGASMO PROLUNGATO UCCIDE RAGAZZA DI 21 ANNI“. Leggiamo il testo, la questione si ingrossa come si suol dire.

E’ un fenomeno che può accadere molto raramente ma una ragazza di 21 anni, Bianca Borges Bezerra, è morta dopo 12 minuti di orgasmo, dopo essere entrata in una sorta di trance. Come riportato dal sito express-news.it, la ragazza era in compagnia di un amico del college e stava facendo sesso, dalle prime indiscrezioni sembra che lui le praticasse un “rapporto orale”. L’ospedale ha poi confermato che un orgasmo così prolungato, 12 minuti, è stato certamente la causa della morte.

Ragazze, non vi sentite un po’ preoccupate? Sì, dico proprio a voi: che gridate in quel modo. Lo sapete che potrebbe succedere?

“Improvvisamente Bianca si è irrigidita, ha aperto la bocca a forma di “O”, e le pupille degli occhi giravano in tondo”, ha raccontato l’amico che era presente durante la tragedia. L’amico ha poi aggiunto che, si è insospettito quando, dopo 10 minuti, Bianca era ferma nella stessa posizione, ruotando gli occhi, con la bocca aperta e urlando a gran voce. “Allo scoccare dei dodici minuti credetti opportuno chiamare l’ambulanza”, ha detto l’amico.

E tu dirai: ammazza se è acuto, l’amico. Non gli si può nascondere niente.

Su richiesta della famiglia, la polizia indagherà ulteriormente.Un funzionario, facendo un resoconto ad un inviato della testata G17, ha affermato che l’amico della vittima pur non avendo avuto intenzione di uccidere, è stato in qualche misura responsabile della morte di Bianca, occorrerà per tanto attendere il giudizio del tribunale.

A quel punto ad uno per curiosità viene voglia di andarsi a leggere l’intera storia su G17, perché a questo punto magari si è perso qualche particolare. E vuole farsi una cultura personale. Si googla, si cerca, si trova.E si vede che la storia è più o meno simile, anche se il portoghese, chi scrive, non lo conosce. C’è persino la foto:

Share this article