Il killer di Strasburgo ucciso nel suo quartiere dopo la segnalazione di una donna

14/12/2018 di Redazione

«Grazie a tutti i servizi mobilitati, polizia, gendarmi e soldati. Il nostro impegno contro il terrorismo è totale». È il messaggio pubblicato su Twitter dal presidente francese Emmanuel Macron, al termine del vertice europeo, dopo che a Strasburgo è stato ucciso il killer del mercatino di Natale, l’attentatore che martedì sera ha sparato sulla folla nel centro storico della città uccidendo tre persone e ferendone altre tredici (tra loro anche il giornalista italiano Antonio Megalizzi).

Ucciso il killer di Strasburgo Chekatt

L’uomo, Chérif Chekatt, 29 anni, già conosciuto come elemento radicalizzato, è stato riconosciuto in strada da una donna, nel quartiere di Neudorf, poco distante dal luogo della strage. Dopo essere stato avvicinato da alcuni poliziotti mentre camminava per strada, il killer ha aperto il fuoco. Con sé aveva una pistola e un coltello. Gli agenti hanno risposto sparando. Uccidendolo.

L’attentatore di Strasburgo si trovava in una zona che conosceva molto bene e dove probabilmente aveva ottenuto anche appoggi e provato a farsi curare per le ferite subite dopo l’attacco. Per dargli la caccia sono stati impegnati oltre 700 poliziotti .

Poco dopo la notizia della morte dell’attentatore, l’attacco al mercatino di Natale è stato rivendicato dall’agenzia di propaganda dello stato islamico, Amaq. Amaq ha fatto sapere che Chekatt era un «soldato» dello Stato Islamico e che «ha portato avanti l’operazione per vendicare i civili uccisi dalla coalizione internazionale».

Tre feriti tra la vita e la morte

Ci sono tre feriti ricoverati in gravi condizioni, che lottano tra la vita e la morte. E tra loro anche il 28enne originario di Trento Megalizzi, colpito da un proiettile alla testa e considerato non operabile. Altri tre feriti sono stati dimessi dall’ospedale nella giornata di ieri.

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