Keira Knightley vuole mettere il copyright sul suo volto per proteggersi dall’AI

Intervistata di recente dal Daily Telegraph, l'attrice ha espresso non poca preoccupazione per quello che sta accadendo nel mondo del cinema ora che c'è l'intelligenza artificiale

22/09/2023 di Ilaria Roncone

L’intelligenza artificiale spaventa molti, tra questi troviamo l’attrice Keira Knightley. Parlando con il Daily Telegraph, Knightley ha risposto a una domanda relativa allo sciopero degli scrittori di Hollywood che ha preso dentro anche l’intelligenza artificiale e – in particolar modo – la protezione della sua immagine. Gli scioperi negli Stati Uniti, come noto, vanno avanti incessantemente e molti attori – per ricordare la questione – hanno scelto di non presentarsi sul recente Red Carpet di Venezia.

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L’opinione di Keira Knightley sull’intelligenza artificiale

Nell’intervista col Telegraph l’attrice mette sul piatto una delle grandi paure che, attualmente, coinvolgono non più solo il mondo degli autori ma anche quello degli attori: «Al momento per le attrici la preoccupazione riguarda la voce e stanno cercando di proteggere l’industria del doppiaggio – afferma Knightley, confermando la testimonianza di un doppiatore che abbiamo recentemente raccolto -. Non so a che punto siano, ma so che sono in trattativa. Il prossimo passo – afferma rispondendo alla domanda del giornalista che le chiede se sta facendo qualcosa per proteggere la sua immagine – sarà mettere il copyright sulla mia faccia».

«L’intelligenza artificiale – prosegue l’attrice – ha il potenziale per essere catastrofica: spero che i governi intervengano e la regolino. Anche io sono un grande sostenitore della regolamentazione di Internet. Cento per cento. I social media devono essere regolamentati. Non ne faccio parte, ma ho due ragazze ed è agghiacciante: voglio che siano in grado di usare quello spazio per connettersi ed essere creative, ma in modo sicuro».

Esiste un cortometraggio fatto interamente con l’AI

Si tratta di The Frost, cortometraggio di 12 minuti generato interamente con DALL-E 2 e prodotto dalla società di produzione video di Detroit Waymark. Sono episodi come questo a mettere in massima allerta i lavoratori del cinema e, come ha testimoniato il doppiatore Luca Bottale, anche coloro che si occupano di fornire la loro voce per doppiare anche le pubblicità.

Quanta possibilità c’è di inserire il copyright su un volto? La preoccupazione dell’attrice è comprensibile ma, all’atto pratico, non è chiaro se esista una simile possibilità. Ed è ovvio che il volto di Keira Knightley potrebbe essere stato dato in pasto all’AI esattamente come quello di tutte le persone del mondo che, in un modo o nell’altro – tramite i social in primis – hanno messo la loro faccia in internet.

(Immagine copertina: foto IPP/Capital Pictures immagini di scena del film Colette)

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