Karim, che ha insultato la poliziotta a Verona, si è scusato

01/04/2019 di Redazione

Aveva insultato pesantemente la poliziotta in piazza Bra a Verona, città che ha ospitato il Congresso delle Famiglie. Karim è il ragazzo che prima ha inneggiato a Matteo Salvini e poi si è avvicinato minaccioso a Tea Mercoli, dirigente della Digos, che si è trovata a fronteggiare – a pochi centimetri dal proprio viso – l’uomo inferocito a causa di un episodio avvenuto qualche istante prima. Quest’ultimo, oltre a usare un tono decisamente sopra le righe, ha anche fatto dei gesti offensivi nei confronti della donna ed è andato su tutte le furie quando quest’ultima lo ha allontanato spingendolo.

Karim, le scuse del fan di Salvini che ha aggredito una poliziotta

Ora, Karim si è voluto scusare pubblicamenteÈ stato il quotidiano L’Arena di Verona, nella sua versione online, a pubblicare un video in cui l’uomo ha chiesto perdono per un comportamento che – stando alle sue parole – non sarebbe stato da lui.

L’aggressione è avvenuta sabato, quando la città era nel pieno dello svolgimento del Congresso delle Famiglie e stava ospitando anche le contromanifestazioni che contestavano i partecipanti allo stesso Congresso. Proprio in seguito a un litigio con alcuni di questi manifestanti si sarebbe verificato l’episodio che ha coinvolto in prima persona Karim.

Karim: «Messaggio sbagliato, chiedo scusa»

«Voglio scusarmi per quello che è successo – ha detto il giovane al microfono di Alessandra Vaccari de L’Arena di Verona -. L’ho già fatto ieri con la dirigente della Digos. Quel comportamento non è da me: se ho reagito così è solo perché sono stato attaccato da due manifestanti. Mi sento deluso ancora ora per questo mio atteggiamento. Mi scuso anche con le persone che mi conoscono e spero che non sia passato un brutto messaggio».

Poi, Karim è tornato sull’episodio che si è verificato in piazza Bra: «Come si vede anche nel video – dice – ho esposto subito il mio documento e ho affermato di avere rispetto per la divisa. Non era mia intenzione mancare di rispetto: scusate».

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