Sallusti si chiede «cosa penseranno all’estero guardando Juventus-Inter a porte chiuse?»

28/02/2020 di Enzo Boldi

Dai porti chiusi alle porte aperte il passo è stato brevissimo. Ieri sera è arrivata la conferma del prefetto – comunicata anche alla Lega di A – che confermava la disputa di Juve-Inter all’Allianz Stadium di Torino, ma a porte chiuse (come per altri quattro match di Serie A). Secondo il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, il messaggio che passerà agli occhi del mondo non sarà positivo, come per gli altri provvedimenti presi dall’Italia – a livello locale – su altre iniziative, come la chiusura di alcune scuole.

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«Uso la logica e mi affido al parere degli esperti che hanno dato il via libera: se si può andare tranquillamente

in bar, ristoranti, chiese e musei, perché non a scuola o allo stadio – ha scritto Alessandro Sallusti nel suo editoriale del 27 febbraio su Il Giornale -, dove al momento permangono divieti e limitazioni che da soli valgono a tenere lontani i turisti e a creare paure». Secondo il giornalista, dunque, la chiusura di scuole e stadi non può far altro che far accrescere lo sguardo poco benevolo del mondo nei confronti dell’Italia sulla gestione dei contagi da Coronavirus.

Juve-Inter a porte chiuse, Sallusti non ci sta

Il pensiero del direttore de Il Giornale prosegue in un inciso sul big match che andrà in scena domenica sera all’Allianz Stadium di Torino, dove la prima e la terza della classifica della nostra serie A si affronteranno, ma non davanti al pubblico (non) presente): «Cosa penseranno all’estero i milioni di persone che vedranno domenica in tv giocare Juventus-Inter a porte chiuse?».

I match di Serie A senza pubblico

Oltre ad altre partite di Serie B (e molte delle serie inferiori), la 26esima giornata del massimo campionato vedrà anche altre quattro sfide disputate senza la presenza del pubblico. Non solo Juve-Inter, ma anche Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia. In attesa di una decisione su Sampdoria-Verona prevista per lunedì 2 marzo, quando scadrà il primo decreto del governo sull’emergenza Coronavirus.

(foto di copertina: da Otto e mezzo, La7)

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