Juve-Inter a Nanchino: i tifosi nerazzurri con lo striscione «Rubare è nel loro DNA» e scoppia la bagarre

24/07/2019 di Enzo Boldi

Al Nanjing Olympic Sports Center di Nanchino, in Cina, si sta giocando il match Juve-Inter valido per la costola orientale del torneo estivo International Champions Cup. Prima del fischio di inizio della partita, però, ci sono state alcune tensioni tra i tifosi cinesi dei nerazurri e quelli bianconeri. Il lancio delle bottigliette è iniziato nei confronti di un gruppo di sostenitori della squadra di Antonio Conte che si erano presentati fuori dall’impianto con uno striscione provocatorio nei confronti dei rivali di sempre.

«Rubare è nel DNA della Juve» recitava la scritta esposta dai tifosi dell’Inter all’esterno del Nanjing Olympic Sports Center di Nanchino (città ospita la sede del gruppo Suning, proprietario del club nerazzurro). Uno striscione aspramente criticato e condito da cori e fischi nei confronti dei sostenitori della squadra allenata da Antonio Conte. Una rabbia che, nel giro di poco, si è trasformato in un lancio di bottiglie e oggetti tra le tifoserie.

 

«Rubare è nel DNA della Juve»

Vedendo questi ‘scontri’ si può, giustamente, dire che non hanno nulla a che vedere con quanto accade in Italia. E non solo alla vigilia di match come Juve-Inter. Le intemperanze, però, mostrano come alcune rivalità abbiano fatto il giro del mondo, arrivando fino alla lontana Cina che – per tradizione sportiva – ha sempre rappresentato il polo opposto rispetto agli atteggiamenti italiani nelle questioni di tifo.

La rivalità oltreconfine tra Juve-Inter

Lo striscione ha provocato quella reazione – lieve, ma comunque evitabile – che rappresenta il sintomo di come il clima italiano (anzi, occidentale) abbia fatto breccia anche nell’Estremo Oriente, con atteggiamenti rivedibili e condannabili sotto tutti i punti di vista. È logico pensare che Juve-Inter non sia mai un’amichevole, ma che la rabbia sia arrivata anche all’altro capo del Mondo è emblematico.

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