Bolsonaro e il lockdown che ha ucciso quasi più persone del Covid

Il presidente del Brasile cita uno studio pubblicato sul Daily Mail

10/08/2020 di Enzo Boldi

Dice di non avere in mano alcun dato ufficiale, ma dà la notizia come certa perché l’ha letta su un quotidiano britannico (che, però, parlava del Regno Unito). Jair Bolsonaro, dopo aver detto di avere i polmoni pieni di muffa per esser stato costretto a rimanere in isolamento dopo esser risultato positivo al Coronavirus, prosegue nella sua battaglia per sottolineare la sua politica anti-lockdown in Brasile. Sostiene che, prendendo spunto da alcune stime pubblicate dal Daily Mail, ci sarebbero più morti a causa della chiusura degli ospedali che per l’infezione da Covid.

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E lo fa con la sua classica leggerezza, mentre il numero dei decessi legati al Coronavirus nel suo Paese ha superato quota 100mila, secondo dietro agli Stati Uniti e con un dato raddoppiato rispetto al Messico (terzo in questa triste graduatoria sulle vittime Covid). Una mossa per difendere la sua strategia – negazionista fino al midollo – fatta di battute e riferimenti che hanno accompagnato gli ultimi mesi. Mentre in Brasile si moriva e si continua a morire.

Jair Bolsonaro e i morti causati dal lockdown

Lo studio pubblicato dal Daily Mail fa riferimento a cinque settimane: dal 23 marzo al 1° maggio. Il quotidiano britannico parla di 16mila persone decedute durante il lockdown e non affette da Covid. Si tratta di persone che non hanno usufruito (molte per propria volontà) degli ospedali per paura di essere contagiati. In quello stesso periodo, nel Regno Unito sono stati registrati 25mila decessi di persone affette da Covid.

La stima che dà certezza

Insomma, si tratta di una stima. Jair Bolsonaro la prende per buona al 100% e invece di puntare il dito su un mondo impreparato ad affrontare eventi epocali di questa portata, sostiene che il lockdown abbia ucciso molte persone che si sarebbero potute salvare.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Jair Messias Bolsonaro)

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