Il mistero dei gamberetti trovati morti in spiaggia a Ischia

14/01/2019 di Enzo Boldi

Una spiaggia di gamberetti. Morti. Così si presenta in questi giorni il litorale sabbioso di San Montano, località a Nord-Ovest dell’isola di Ischia. Migliaia di crostacei sono stati ritrovati senza vita sulla spiaggia e ancora non se ne conoscono le cause. Nelle scorse settimane, alla vigilia di Natale, un altro episodio simile non distante da lì: un capodoglio – chiamato ‘Leopoldo’, era stato trovato spiaggiato dopo aver ingerito buste di plastica e fili di nylon a largo della costa ischitana.

La Guardia Costiera sta indagando sulle cause che hanno portato alla morte di migliaia di gamberetti sulla spiaggi di Ischia, insieme agli uomini dell’equipe della stazione zoologica Anton Dohrn che hanno prelevato i campioni dal litorale di San Montano e avviato le analisi scientifiche. In attesa dei risultati di queste indagini, la Guardia Costiera invita tutti a non toccare i crostacei morti e, soprattutto, a non mangiarli perché potrebbero rivelarsi tossici. Non solo perché non sono chiare le cause del loro decesso, ma anche perché si trovano esposti a fattori ambientali da troppo tempo.

Ischia, migliaia di gamberetti morti in spiaggia

Dietro la morte di questi gamberetti, i krill mediterraneo (il cui nome scientifico è Meganictyphanes norvegica), potrebbe non esserci alcun fattore di avvelenamento. La storia di questa specie animale, infatti, è ricca di eventi simili e la causa del loro decesso di massa potrebbe essere naturale. In molte occasioni, infatti, questi gamberetti si trovano a risalire, nel corso della notte, dai grandi canyon sottomarini e, spesso e volentieri, i branchi rimangono ‘vittime’ di forti correnti che ne deviano la direzione. E proprio le maree creerebbero confusione nei gamberetti, facendogli perdere la strada da seguire finendo in spiaggia.

Il ministro Costa invita alla cautela

Casi simili sono già avvenuti sempre a Ischia, sulla sponda del litorale della Baia dei Maronti e sono tipici dello Stretto di Messina. «Stiamo aspettando che il reparto ambientale mobile della Capitaneria di porto relazioni, si stanno facendo le verifiche scientifiche – ha spiegato il ministro dell’ambiente Sergio Costa -. L’importante è aver detto ‘non li mangiate’ perché è una dinamica nuova, mai accaduta prima».

(foto di copertina: ANSA/ GUARDIA COSTIERA)

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