Tornano gli scontri in Irlanda del Nord. Uccisa una giornalista

19/04/2019 di Enzo Boldi

Dopo anni in cui la situazione sembrava essersi calmata, nella notte sono riesplose le protese in Irlanda del Nord. Scontri, spari ed esplosioni hanno provocato la morte di Lyra McKee, giornalista 29enne che si trovava a Londonderry (o Derry) per seguire quanto stava avvenendo nella città al confine con i ‘vicini’ irlandesi. L’accusa per il suo decesso è stata rivolta ai dissidenti repubblicani che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati i protagonisti di questa rivolta che sta riportando il Paese a quel conflitto interno fatto di disordini quotidiani che ha contraddistinto la sua storia tra la fine degli anni ’60 e l’ultimo decennio del vecchio Millennio.

«Posso sfortunatamente confermare che dopo scontri a fuoco nella notte a Creggan una donna di 29 anni è stata uccisa – ha dichiarato, attraverso il profilo Twitter ufficiale della polizia locale, il vice commissario Mark Hamilton -. Trattiamo questo evento come fatto di terrorismo, è stata aperta un’indagine per omicidio».

 

Irlanda del Nord, giornalista uccisa durante gli scontri

Secondo l’agenzia di stampa Janklow & Nesbit, la 29enne era nata a Belfast e si è lungamente occupata del conflitto nell’Irlanda del Nord e delle sue conseguenze. «Ero a fianco di questa giovane donna, quando è caduta accanto a una Land Rover – ha raccontato su Twitter la giornalista del Belfast Telegraph, Leona O’Neill -. Ho chiamato un’ambulanza per lei ma la polizia l’ha messa nel retro del veicolo e l’ha portata all’ospedale, dove è morta».

 

Derry e il Bloody Sunday

Londonderry, cittadina alla frontiera irlandese e anche chiamata Derry, è nota per il famoso Bloody Sunday del 30 gennaio 1972, quando l’esercito britannico aprì il fuoco su una manifestazione pacifica uccidendo 14 persone, al picco dei Troubles – i disordini – che in trent’anni causarono la morte di circa 3500 persone. A gennaio era stata fatta esplodere un’automobile, evento che aveva fatto temere una nuova ondata di violenza proveniente da gruppi paramilitari, in piena tensione per la Brexit. La frontiera nordirlandese è uno dei punti più controversi e fonte di maggiori tensioni nel divorzio tra Regno Unito e Unione europea.

(foto di copertina: da profilo Twitter Cool FM)

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