«Il 5G in aereo è una conquista tecnologica ma vedremo se è una conquista sociale»
Come si comporteranno le persone quando avranno la possibilità di connettersi alla rete 5G anche dall'aereo? Non lo sappiamo ancora, ma possiamo provare a immaginarlo. Lo abbiamo chiesto a Massimo Temporelli
12/12/2022 di Giordana Battisti
La Commissione europea ha stabilito che entro il 30 giugno 2023 i Paesi dell’Unione europea potranno consentire l’utilizzo dei dispositivi mobili per connettersi a Internet e telefonare durante i viaggi in aereo. Il collegamento sarà garantito da un’apparecchiatura specifica a bordo degli aerei, in particolare nella cabina dei velivoli: la cosiddetta pico-cella collegata alle reti mobili terrestri via satellite. In un comunicato stampa, la Commissione ha scritto che «i passeggeri a bordo dei voli nell’UE potranno utilizzare i propri telefoni cellulari al massimo della loro capacità e funzionalità, proprio come con una rete mobile 5G terrestre». A partire dal 2008 la Commissione ha fatto riservare determinate frequenze per facilitare le comunicazioni a bordo degli aerei e questo ha permesso alle compagnie aeree di mettere a disposizione dei passeggeri alcuni servizi di telefonate, messaggistica e dati, solitamente riservati ai clienti che pagavano per questi servizi aggiuntivi. La modalità aereo è sempre stata utilizzata e raccomandata in volo perché si teme che i dispositivi che possono collegarsi alle reti possano creare dei problemi in volo, per esempio interferendo con i sistemi di controllo degli aerei. Secondo quanto riportato dall’International Air Transport Association, la rete 5G che da giugno i passeggeri degli aerei potranno utilizzare non crea problemi di sicurezza perché utilizza frequenze diverse da quelle delle comunicazioni in cabina di pilotaggio.
In ogni caso, la modalità aereo continuerà a esistere e a essere utilizzata per molti altri scopi che non comprendono il viaggio in aereo. È probabile però che l’esperienza dei passeggeri cambierà radicalmente avendo la possibilità di comunicare tramite telefonate e messaggi e connettersi a Internet durante il volo.
Come sarà utilizzare i cellulari e i social network in aereo? L’intervista a Massimo Temporelli
Massimo Temporelli è laureato in fisica ed è un divulgatore scientifico che da anni si occupa di temi di cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione. Noi di Giornalettismo lo abbiamo contattato per chiedergli cosa pensa della decisione della Commissione europea e che impatto crede che avrà questa innovazione sulla vita delle persone. Temporelli spiega che la notizia secondo cui sarà possibile connettersi alla rete 5G dagli aerei è sicuramente un’innovazione tecnologica importante che avrà conseguenze culturali e sociali molto serie e da non sottovalutare. Notoriamente i mezzi di trasporto «non vanno molto d’accordo con i dispositivi elettronici», pensiamo soprattutto alle automobili e alla tendenza di utilizzare il cellulare alla guida. Per quanto riguarda le comunicazioni in aereo, nonostante la Commissione europea abbia indicato una scadenza fissata al 30 giugno, secondo Temporelli è probabile che il processo che permetterà ai passeggeri di collegarsi al 5G sarà più lento e forse faticoso del previsto perché appunto i velivoli devono dotarsi di particolari e appositi sistemi. Il rischio, in ogni caso, è quello che si creino problemi a livello di corretta gestione di questa possibilità di effettuare telefonate o utilizzare i social network. Temporelli spiega che in uno spazio ristretto come l’aereo condiviso da un grande numero di persone potrebbe essere complesso gestire situazioni caotiche che potrebbero crearsi: «Il 5G in aereo è una conquista tecnologica ma non so se è una conquista sociale». Una soluzione possibile è quella di regolare l’utilizzo della rete all’invio di e-mail, all’utilizzo di sistemi di messaggistica o comunque a attività che non rischiano di disturbare eccessivamente gli altri passeggeri o in generale il corretto svolgimento del viaggio, quindi continuando a vietare l’utilizzo dei dispositivi mobili in fase di decollo e atterraggio. È certamente ancora presto per pensare a come sarà utilizzare la rete a bordo di un’aereo e soprattutto come si comporteranno i passeggeri avendo questa possibilità. La cosa certa secondo Temporelli è che «ci abitueremo anche a questa novità fino al punto di non ricordarci neanche più com’era viaggiare in aereo dovendo attivare necessariamente la modalità aereo». Insomma, la speranza è che le persone si dimostrino all’altezza di saper utilizzare in modo corretto un servizio tanto innovativo e quasi rivoluzionario per le comunicazioni.
Infine, passando al tema della modalità aereo che secondo alcuni appartiene già al passato, secondo Temporelli non è affatto vero che scomparirà in tempi brevi né che dovremmo dirle davvero addio. Le persone continueranno a utilizzarla in molte altre situazioni che non comprendono un viaggio in aereo e quindi anche per «prendersi una pausa dai social network o per leggere un libro di carta. Insomma, per fare le cose che facevano prima in aereo».
(Immagine in evidenza: dai social di Massimo Temporelli)