Il ministro Colao sull’e-commerce: «Aiutiamo le imprese a salire uno o due gradini in questa direzione»

Prima intervista da ministro per il responsabile della Transizione digitale

01/05/2021 di Gianmichele Laino

Nell’intervista a Colao proposta dal quotidiano Repubblica, il ministro per l’Innovazione Digitale parla per la prima volta a un giornale da quando ha assunto l’incarico. È un intervento importante, a tutto tondo, perché mette nero su bianco la strategia che deriva dal Recovery Fund, dagli investimenti che lo stato italiano si troverà ad affrontare nel tentativo – ultima chance, forse – per mettere in pari il nostro Paese con gli altri Stati membri dell’Unione Europea a livello di digitalizzazione.

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Intervista a Colao sulla digitalizzazione dell’Italia

Il ministro Vittorio Colao ha fissato l’obiettivo, anzi lo ha confermato dal momento che – in parlamento – ne aveva già parlato il presidente del Consiglio Mario Draghi quando ha relazionato sul Pnrr che vedrà l’Italia impiegare 248 miliardi di fondi europei per provare a imprimere una svolta alla propria economia e a far riprendere le attività produttive. Il passaggio cruciale sarà quello di portare l’Italia, attualmente al 25° posto su 27 tra gli Stati membri dell’Unione Europea, ai vertici dei processi di digitalizzazione, con uno sguardo particolarmente attento a quel 17% di popolazione che ancora non ha accesso alla connessione internet. 

Il passaggio cruciale sull’e-commerce

Sarà sicuramente la semplificazione l’aspetto più interessante di questa svolta digitale, ma il ministro Colao ha fatto un passaggio importante con i cronisti di Repubblica. Ha affrontato, infatti, il tema del rinnovamento delle piccole e medie imprese, che costituiscono il vero tessuto industriale del nostro Paese. Queste ultime, purtroppo, non hanno mai avuto modo di sviluppare, nel corso del tempo, un piano di innovazione digitale. Ora, con i fondi del Recovery, la strada potrebbe essere proprio quella di un intervento diretto per aiutarle:

«Sono stati importanti i progressi fatti – ha detto Colao a Repubblica -: c’è chi ha cominciato a vendere per e-mail, chi ha costruito un sito per vendere, chi è entrato in una piattaforma e-commerce. Ecco il nostro sforzo è quello di aiutare tutte le imprese a salire uno o due gradini ancora in questa direzione. Dobbiamo rendere strutturale questa trasformazione».

Del resto, la base economica da cui partire è importante: dei 30 miliardi del Pnrr e del Fondo complementare destinati alle imprese, ben 18 miliardi saranno aiuti diretti o altri contributi all’industria 4.0. Il conto alla rovescia, insomma, sembra essere iniziato. E non è questione di uscire solo dalla pandemia, si tratta davvero di un’occasione per uscire dal pantano della recessione economica degli anni precedenti.

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