Insulti a Liliana Segre, il dietrofront dell’hater: «Chiedo scusa, ho sbagliato e mi vergogno»

Uno degli hater che ha insultato Liliana Segre fa retromarcia

20/02/2021 di Redazione

«Ho sbagliato e mi vergogno di quello che ho scritto». Uno dei tanti haters che giovedì scorso ha insultato su Facebook Liliana Segre dopo che la senatrice a vita si è vaccinata contro il Covid-19 fa retromarcia. E con un post pubblicato sui social chiede scusa: «Nella vita si commettono errori alcune volte anche infantili, presi magari da una rabbia del momento. Ieri ho sbagliato a scrivere quel commento. Chiedo scusa di cuore, credetemi. Sono una brava persona che lavora tutto il giorno e porta rispetto a ogni singola persona. Ho sbagliato e mi vergogno di quello che ho scritto. Ho dei valori che i miei genitori mi hanno insegnato e ne sono fiero. Ma ieri ho sbagliato. È un periodo non felice il mio e ho agito d’istinto senza ragionare. Chiedo veramente scusa di cuore, scusa a tutti».

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Vaccinazione al Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano per la senatrice a vita Liliana Segre. L’ultranovantenne milanese, sopravvissuta ad Auschwitz, si è presentata al centro vaccinale verso le 11.30 di giovedì 18 febbraio per la somministrazione programmata. Ad accoglierla anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti. La senatrice a vita Liliana Segre ha lasciato, attorno alle 12.50, il centro vaccinale dell’ospedale Fatebenefratelli Oftalmico di Milano, dove in tarda mattinata le è stata somministrata la prima dose del vaccino della Pfizer.

«Io vado oltre gli over 80, visto che di anni ne ho da poco compiti 90. Sono molto contenta di avere avuto l’opportunità di fare questo vaccino, cosa di cui sono molto convinta. Non ho paura del vaccino, ho paura della malattia», ha detto Liliana Segre in un’intervista a Lombardia Notizie Online, dopo essersi vaccinata contro il Covid all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. «Penso che chi si rifiuti di fare il vaccino sia purtroppo pauroso o non abbastanza informato. Quindi da nonna novantenne dico ai miei ‘fratelli’ e alle mie ‘sorelle’, che arrivano a questa età, di non avere paura e di fare il vaccino».

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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