Gli insulti che si sta prendendo Laura Castelli per colpa di un titolo forzato

Le dichiarazioni di Laura Castelli sui ristoratori e sulla crisi economica legata al coronavirus risalgono alla serata di venerdì 17 luglio. Intervenuta al Tg2 Post, come abbiamo fatto notare anche noi, ha affermato:

«Questa crisi ha spostato domanda e offerta – ha detto la Castelli -. Le persone hanno cambiato modo di vivere, e bisogna aiutare gli imprenditori dei nuovi business che sono nati al momento. Certo, se una persona decide di non andare più al ristorante, bisogna aiutare l’imprenditore a fare un’altra attività e non perdere la sua occupazione. Va sostenuto anche nella sua creatività, magari ha visto un nuovo business».

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Insulti Laura Castelli per la sua frase male interpretata sui ristoratori

Un titolo sin troppo esemplificativo del Corriere della Sera, invece, ha messo in evidenza un altro aspetto. Per il quotidiano milanese, il viceministro dell’Economia avrebbe consigliato ai ristoratori di cambiare attività per uscire dalla crisi del coronavirus. Non proprio una sintesi fedele rispetto a un pensiero – comunque articolato in maniera ambigua – da parte dell’esponente del Movimento 5 Stelle.

Fatto sta che, da quando quel titolo ha iniziato a circolare e a essere ripreso da determinate forze politiche di opposizione, il viceministro è oggetto degli insulti più beceri che la rete possa mettere insieme. Tra questi, appellativi sessisti e attacchi violenti alla persona, con tanto di minacce. L’accumularsi di questi commenti ha portato la Castelli a fare un nuovo intervento sui social network, nella giornata di ieri.

Insulti Laura Castelli, l’intervento del viceministro

«Un attacco, senza precedenti – ha detto la Castelli -, alimentato da una campagna di disinformazione montata ad arte da quella parte di opposizione che racconta di voler collaborare, ma preferisce falsificare le mie parole, piuttosto che favorire un dibattito positivo di confronto economico e politico su un tema estremamente importante come quello del sostegno alle imprese che si vogliono innovare, cosa di cui ho realmente parlato. Media e opposizioni, soprattutto in questo preciso momento storico, hanno un ruolo estremamente importante. Per questo, da parte di tutti, serve maggiore responsabilità e coesione, nel rispetto della corretta dialettica politica».

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