Il giro di vite di Instagram per i media statali russi

Anche l'altro social network di Meta sta per scoraggiare la diffusione dei contenuti affiliati allo stato

09/03/2022 di Gianmichele Laino

Anche Instagram sta limitando la diffusione di contenuti che provengono dai media affiliati allo stato russo. In effetti, nei giorni scorsi, quando si parlava delle iniziative di Meta nei confronti della disinformazione che arriva da Mosca, si citava solo il prodotto Facebook (che, ad esempio, aveva eliminato la possibilità di monetizzare i contenuti, prima di essere tagliato fuori dalle comunicazioni direttamente dal regolatore delle comunicazioni in Russia). Ora, si rende noto che anche Instagram farà la sua parte. Il social network, infatti, penalizzerà a livello algoritmico i contenuti provenienti da media affiliati allo stato russo e avvertirà il lettore con alcune etichette che comunicheranno la provenienza e la fonte della notizia.

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Instagram contro media russi, il giro di vite

Le etichette che verranno apposte ai contenuti conterranno questo avviso: «Instagram ritiene che l’account che ha creato questo post possa essere parzialmente o totalmente sotto il controllo editoriale del governo russo». Non si tratta dell’unica iniziativa messa in campo da Instagram. Il social network starebbe anche eliminando gli account dei media statali russi dai consigli della sezione Esplora dei reels (quella che suggerisce agli utenti cosa vedere e quale contenuto andare a incrociare). La penalizzazione ai media affiliati allo stato russo, in ogni caso, riguarda anche gli utenti che condivideranno questi contenuti: anch’essi finiranno più in basso nel feed dei vari contatti. Stando a quanto riportato, anche la ricerca di possibili account collegati allo stato russo sarà più complessa e sarà ostacolata da Instagram.

Chissà se queste sanzioni di Instagram ai media russi finiranno per provocare la stessa reazione che il Roskomnadzor – l’autorità garante delle comunicazioni in Russia – ha avuto con Facebook: al momento, soltanto quel social network è stato bloccato nel Paese, mentre non è avvenuta la stessa cosa con Instagram. Di certo, però, questa decisione che è stata presa nei confronti dei contenuti affiliati allo stato russo potrà cambiare le carte in tavola.

Al di là, comunque, della situazione di emergenza informativa che stiamo vivendo in questi giorni, è opportuno fare una riflessione su quanti e quanto vari siano gli strumenti a disposizione di Instagram nei confronti di contenuti non ritenuti in linea con le policies della piattaforma e quanto possa essere relativamente semplice per il social network penalizzare o targettizzare determinati account. Una riflessione che andrà fatta anche in futuro e non soltanto in relazione a potenziali scenari bellici o di disinformazione in generale.

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