Caos sul sito Inps: appaiono nomi e codici fiscali di altri utenti
01/04/2020 di Enzo Boldi
Quel che sta accadendo sul sito Inps da qualche ora era prevedibile, ma non con questi effetti. Perché se inizialmente sui social si denunciava solamente un InpsDown – gergo per definire l’impossibilità di accedere a un portale web -, adesso la questione sta diventando, con il passare delle ore, sempre peggiore. Tantissime persone, infatti, si sono trovate ‘loggate’ all’interno del sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Social attraverso l’identità di altri cittadini, con tanto di nomi e codici fiscali in bella vista.
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Pasquale Tridico, questa mattina, aveva parlato di rallentamenti prevedibili visto l’alto accesso simultaneo al sito Inps per richiedere il bonus Covid-19 destinato ai lavoratori autonomi e previsto dal decreto Cura Italia. Ma se i tempi lunghi sono un problema snervante, ma non così grave, quel che viene denunciato sui social diventa un qualcosa di molto più serio e profondo.
#INPSdown dopo il login con le mie credenziali posso vedere i dati di una ventina di persone. Se qualcuno vede i miei può fare la richiesta del #bonus600 al mio posto e avvisarmi? Grazie pic.twitter.com/yAIc166hcI
— Carlo A. Zanaboni (@czanaboni) April 1, 2020
InpsDown, nomi e codici fiscali di altri utenti all’accesso nel sito
Quella di Carlo Zanaboni è solo uno dei tanti messaggi dello stesso tenore. Non si denuncia solamente il cosiddetto InpsDown, ma anche il fatto che all’accesso sul sito ci si trovi di fronte – a ogni aggiornamento di pagina – a nomi e codici fiscali di altri utenti. E il nome che compare più volte all’interno del sito Inps è quello di tal Luciano Vangone. Ma non c’è solo questo.
Chiedo a @raistolo: ho tentato di accedere al sito Inps per richiedere il bonus per gli autonomi. Non mi viene richiesta alcuna credenziale anzi sembro già essere loggato come un utente che non sono io di cui posso vedere telefono, mail… come è possibile?
— Matteo Giuliani (@mattgiul) April 1, 2020
Dati sensibili in bella vista
Alcune persone si ritrovano già loggate, ma non con la propria identità. Per loro risulta impossibile uscire dal sito e inserire le proprie credenziali, o richiedere il reset di nome utente e password. Inoltre, come denunciano in molti, una volta dentro il sito è possibile accedere ai dati sensibili di altre persone: dalla mail al numero di telefono. Un caos prevedibile, ma gestito molto male.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Carlo Zanaboni)