Come il settore petrolifero ha influenzato il voto Usa | ANALISI di Valentina Menassi

Abbiamo provato a analizzare insieme a La Politica del Popolo il peso che ha avuto la posizione dei candidati rispetto all'industria petrolifera statunitense

04/11/2020 di Redazione

In quale misura le posizione dei candidati rispetti all’industria petrolifera hanno influenzato il voto nelle presidenziali Usa? Considerato l’enorme peso dell’industria petrolifera negli Stati Uniti è importante comprendere in quale misura l’intenzione di voto possa essere stata influenzata dallo schierarsi a favore o contro dei due maggiori candidati alla presidenza Usa. Abbiamo analizzato la questione con Valentina Menassi, influencer e giovane studentessa di economia a Bergamo, che scrive su La Politica del Popolo. La Menassi ha provato a chiarire la questione riassumendo le posizioni di Trump e Biden in merito all’industria petrolifera e – per estensione – sulle politiche ambientali.

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Il peso dell’industria petrolifera in Usa e le posizioni di Trump e Biden

«Il peso dell’industria petrolifera negli Stati Uniti è molto importante sia dal punto di vista economico che per quanto concerne un’apertura in futuro alle energie rinnovabili». In particolare, per quanto riguarda Joe Biden, «nell’ultimo dibattito presidenziale ha affermato che si impegnerà nella transizione energetica poiché l’industria del petrolio inquina considerevolmente». Al polo opposto la posizione di Donald Trump in merito al petrolio: l’« attuale presidente Usa nega l’origina antropica – quindi dell’uomo – del surriscaldamento globale». Inoltre Trump «ha predisposto il ritiro degli Usa dagli accordi di Parigi che verrà attuato dal 4 novembre. Per Trump le questioni ambientali sono «un freno alla crescita economica che fa perdere competitività alle aziende e posti di lavoro».

La gaffe di Biden sull’industria petrolifera

L’analisi prosegue prendendo in considerazione quella che può essere classificata come una gaffe del candidato democratico: «Biden ha preso una posizione forte sull’industria del petrolio, gaffe paragonabile a quella che fece Hillary Clinton nel 2016 con i minatori di carboni annunciando di voler definitivamente chiudere le miniere offrendo nuovi posti di lavoro nel rinnovabile». Proprio questa sua posizione netta le fece perdere qualche punto e potrebbe avere influito negativamente anche sulla posizione di Biden.

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