Giovanni Rezza dice che l’indice Rt in Italia ha superato 1,7: «Situazione continua a peggiorare»
L'allarme del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute
09/11/2020 di Gianmichele Laino
Abbiamo imparato che l’indice Rt in Italia non è l’unico fattore che determinerà la geografia delle regioni e le chiusure che caratterizzeranno alcuni territori rispetto ad altri. Tuttavia, l’indice di trasmissione del coronavirus è sempre un fattore imprescindibile che illustra bene la gravità della situazione attuale nel Paese. Si pensi, ad esempio, a quello che sta succedendo in Italia in queste ore. Al termine della cabina di regia del comitato tecnico-scientifico, il capo dipertimento della prevenzione presso il ministero della salute, Giovanni Rezza, ha affermato che il valore dell’Rt in Italia è superiore a 1,7.
Un dato allarmante che praticamente porta a superare praticamente dappertutto la soglia d’allarme stabilita inizialmente in un indice Rt superiore a 1,5.
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Indice Rt in Italia, l’analisi di Giovanni Rezza
Giovanni Rezza non ha mai avuto peli sulla lingua quando si è trattato di raccontare e di fotografare il quadro specifico della situazione in Italia. Il dirigente del ministero della Salute, infatti, ha parlato di una situazione preoccupante che continua a essere in peggioramento, soprattutto per quanto riguarda i dati delle strutture sanitarie.
Giovanni Rezza e i 500 contagiati ogni 100mila abitanti in quasi tutte le regioni
In particolare, Rezza ha sottolineato come ci siano ormai 500 contagiati ogni 100mila abitanti in quasi tutte le regioni italiane e che questa tendenza, alla lunga, renderà necessari nuovi provvedimenti. Proprio come quelli che il ministro della Salute Roberto Speranza ha preso nelle ultime ore, confinando altre cinque regioni in zona arancione.
«Questa situazione – ha detto Rezza alla fine della cabina di regia – giustifica interventi più restrittivi soprattutto nelle Regioni più colpite. Notiamo una tendenza all’aumento e soprattutto c’è un aumento dei ricoveri in terapia intensiva». Ricordiamo che l’indice Rt è il valore con cui si determina la trasmissibilità del contagio, il numero di persone medio che ogni individuo infetto riesce a contagiare a sua volta e – a differenza dell’indice R0 – si misura nel corso del tempo, permettendo il monitoraggio a lungo termine delle misure restrittive prese per provare a contenere l’epidemia. Nonostante le misure prese dal governo nell’ultimo mese (dall’obbligo di mascherine all’aperto, fino alle parziali chiusure dei ristoranti e dei bar in tutta Italia), l’indice resta elevato. Bisognerà considerare nei prossimi giorni cosa succederà alla luce dei lockdown territoriali che sono stati decisi.