La tesi della vecchia motrice a gasolio dietro all’incidente in metro a Napoli che ha fatto 13 feriti

14/01/2020 di Redazione

C’è anche una teoria, una sorta di ipotesi investigativa relativa all’incidente in metro a Napoli che si è verificato questa mattina. Due treni della linea metropolitana 1, infatti, si sono scontrati, causando in tutto 13 feriti, tre macchinisti e 10 passeggeri. Tra questi feriti, il più grave è proprio uno dei macchinisti, che è stato ricoverato in pronto soccorso in codice rosso. Le indagini stanno andando avanti e starebbero emergendo alcune indicazioni per aiutare gli ivestigatori a capire cosa abbia causato l’incidente.

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Incidente Napoli, il giallo della motrice a gasolio

La Procura di Napoli si sta concentrando, in modo particolare, su una vecchia motrice a gasolio che, nei giorni scorsi, aveva effettuato delle operazioni di manutenzione. Si tratta dello stesso sistema utilizzato anche in passato sulla stessa linea della metropolitana di Napoli. Un mezzo che, in virtù del rilascio di materiale scivoloso sui binari, aveva già provocato diversi problemi in frenata ai convogli che transitavano nei giorni successivi al suo passaggio e alla sua opera di manutenzione.

Cosa ha causato l’incidente Napoli nella metropolitana

La motrice entra in funzione, abitualmente, proprio nel tratto di Piscinola, quello dove si è verificato l’incidente nella metropolitana a Napoli. Adesso, saranno gli inquirenti a capire se l’evento sia stato causato proprio da questa negligenza nell’impiego, da parte di chi si occupa della gestione e della manutenzione dei binari, di un mezzo fatiscente e potenzialmente pericoloso per la sicurezza di chi viaggia in metropolitana.

Le altre ipotesi che sono state prese in considerazione dagli investigatori riguardano anche un guasto al sistema, mentre, invece, non è ancora del tutto da escludere l’errore umano.

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