Arrestato il papà dei bimbi morti nell’incidente A1 Arezzo, un testimone: «Andava a zig zag»

Il terribile incidente Arezzo avvenuto ieri all’altezza dell’uscita di Badia al Pino (Arezzo) e costato la vita a ben quattro persone della stessa famiglia – tra cui due bambini – è stato probabilmente causato da un colpo di sonno del guidatore. Un testimone che viaggiava dietro al veicolo che si è schiantato è ora accusato di omicidio stradale plurimo. Oltre ai due figli – una bambina di 2 anni e il fratellino di 10 – sono rimaste vittime dell’incidente anche due nonni 50enni dei piccoli.

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La dinamica dell’incidente Arezzo

Un testimone che viaggiava dietro il minivan che si è schiantato ha cominciato a procedere a zig zag già qualche chilometro prima dello schianto. «Mi sono accorto che c’era qualcosa che non andava già da alcuni chilometri prima dell’incidente e mi sono tenuto a distanza», ha riferito un testimone. Come si vede dai video girati dalle telecamere autostradali, l’auto ha imboccato la corsia di emergenza a tutta velocità e si è schiantata contro un tir che era fermo sulla stessa corsia. Dopo di questo, il minivan si è schiantato anche contro un’altra auto, sulla quale viaggiavano gli altri componenti della famiglia. Considerata la testimonianza e il contesto, il pm parla di guida al volante stravolto dalla stanchezza. Di tutte le persone coinvolte sono sette i membri dello stesso nucleo familiare rimaste ferite. L’unico rimasto incolume è il guidatore che ha provocato l’incidente.

Sopraffatto dalla stanchezza dopo 1600 km dalla Transilvania

La famiglia, di origine sinti, stava viaggiando alla volta di Napoli – non si sa per quale ragione – dopo essere partita dalla Transilvania. Per l’uomo è stato disposto l’arresto per pericolo di fuga mentre è ricoverato all’ospedale di Arezzo perché non ha fissa dimora. Probabilmente lui e la famiglia vivono nei campi rom. La mamma delle bambine è stata trasportata in gravi condizioni al policlinico di Siena, rimane sotto shock ma non in pericolo di vita. Altri due bambini rimasti feriti – tra cui la gemella della piccola deceduta – sono stati trasferiti all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. La polizia stradale indaga per capire le dinamiche dell’incidente. L’uomo è stato sottoposto sia all’alcol test che agli esami tossicologici, risultando puliti, quindi l’ipotesi più probabile è che dopo tante ore di viaggio sia stato preda della stanchezza.

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