L’assenza del governo all’inaugurazione di Aruba. Alla faccia della “sovranità digitale”
Nessun ministro o sottosegretario. Neanche quelli dei dicasteri e dipartimenti interessati da questa grande novità. Solo un capo di gabinetto
03/10/2024 di Enzo Boldi
Hanno brandito e brandiscono continuamente il concetto di “sovranità digitale” come fosse un hashtag per attirare l’attenzione di quegli elettori a cui piace sentirsi dire che il Paese (giustamente) ha bisogno di risorse e soluzioni proprie per affrontare le grandi sfide della transizione tecnologica. Poi, però, non si presentano a eventi in cui vengono presentate delle importanti e strategiche soluzioni (anche per il settore pubblico) “Made in Italy”. Nel corso dei primi due anni di governo Meloni, abbiamo visto rappresentanti delle istituzioni ricordare la necessità di investimenti italiani in questo settore che rappresenta il presente e il futuro. Ma mercoledì 2 ottobre, all’inaugurazione del grande Hyper Cloud data center di Aruba a Roma, quello stesso governo era completamente assente. O quasi.
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Aruba, ricordiamolo, è il principale provider italiano che fornisce servizi di data center, e-mail, domini, hosting e PEC (Posta elettronica certificata). Ha una lunga storia – nata a Firenze nel lontano 1994 – e si è evoluta con il passare degli anni diventando una tra le realtà tecnologiche più conosciute e apprezzate nel nostro Paese. E anche all’estero. Anche la Pubblica Amministrazione utilizza i suoi prodotti e servizi, anche se di recente sono state prese decisioni – dal governo – poco consone alla tutela dello sviluppo tecnologico “Made in Italy”.
Inaugurazione Aruba a Roma, l’assenza del governo
Dunque, non parliamo di un progetto e di un soggetto non conosciuto. Ma, evidentemente, gli esponenti del governo avevano di meglio da fare piuttosto che partecipare all’inaugurazione avvenuta ieri al Tecnopolo Tiburtino di Roma. C’era il direttore generale di AgID (Mario Nobile) e il direttore generale di ACN (Bruno Frattasi). Non c’era il sottosegretario Alessio Butti, colui che la delega all’Innovazione digitale. Non c’era il Ministro Paolo Zangrillo, che si occupa di Pubblica Amministrazione. Non c’era Adolfo Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy. C’era solo il capo di gabinetto – come ha raccontato Luigi Garofalo su Key4Biz – di quest’ultimo dicastero, Federico Eichberg, che ha presenziato a un’inaugurazione fondamentale e strategica e che porterà dei grandi benefici “digitali” al Centro Sud. Tutti impegnati in un Consiglio dei Ministri iniziato alle 11.33 e terminato alle 12.50.