Ecco ‘Immuni’, l’app (non obbligatoria) per il tracciamento di contagi 

17/04/2020 di Enzo Boldi

Il governo, con un’ordinanza firmata dal Commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, ha dato il via libera a Immuni, l’app per il tracciamento dei contagi in Italia. Nella tarda serata di giovedì è stato siglato l’accordo – con concessione della licenza gratuita – con Bending Spoons Spa che ha creato questa applicazione che sarà scaricabile sugli smartphone. Nessun italiano sarà obbligato ad averla, ma questo strumento potrebbe essere utile per fornire una geografia dei contagi più chiara in vista della fase-2.

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Secondo le prime indiscrezioni, i primi test saranno effettuati grazie ai dipendenti dello stabilimento Ferrari di Maranello (con il comparto auto che dovrebbe essere tra i prossimi a riaprire a livello nazionale). Poi ci sarà l’estensione a livello nazionale, ma non ancora su scala completa: «Verrà avviata una sperimentazione in alcune regioni pilota per progressivamente estendere la facoltà volontaria – ha detto Domenico Arcuri -, ma speriamo massiccia dei nostri cittadini a sopportare e supportare questo sistema che ci serve a evitare che si possa replicare la drammatica fase precedente».

Immuni, l’app per il tracciamento dei contagi in Italia

L’app Immuni utilizzerà la tecnologia Bluetooth per verificare la distanza tra chi è risultato affetto da Covid-19 e chi no, così da evitare la creazione di luoghi di contagio. L’applicazione, che sarà scaricabile sui propri smartphone (anche se ancora non sono state rese note le tempistiche) sarà suddivisa in due rami. Il primo è quello del tracciamento, proprio per verificare gli eventuali contatti delle persone risultate positive con altri soggetti.

Il diario clinico quotidiano

Il secondo, invece, riguarda il cosiddetto diario clinico. Ogni giorno dovrà essere aggiornato, attraverso l’app Immuni, il proprio stato di salute, indicando eventuali variazioni delle proprie condizioni: dal miglioramento al riscontro di nuove sintomatologie.

(foto di copertina: da ordinanza firmata dal commissario Domenico Arcuri)

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