Iliad vs Vodafone, la guerra continua a suon di denunce: sospeso lo spot «ingannevole» con Baby K

C’è una guerra in corso, fatta di ripetitori, sim, tariffe e proclami pubblicitari. È la contesa – continua – tra gli operatori telefonici che si stanno dando battaglia attraverso denunce, reclami e pubbliche dichiarazioni di concorrenza sleale e spot ingannevoli. I due principali antagonisti di questo duello sono Iliad e Vodafone che, per l’ennesima volta negli ultimi due mesi, giocano a farsi gli sgambetti.

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Il fatto più recente è la denuncia fatta da Iliad – il nuovo operatore entrato a gamba tesa sul mercato telefonico italiano proponendo tariffe a prezzi stracciati rispetto ai concorrenti – sullo spot televisivo di Vodafone che vede protagonista Baby K, intenta a cantare e ballare il suo motivetto «Da zero a cento», uno dei tanti principali tormentoni estivi. L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), si è infatti pronunciata a favore di Iliad sulla contestazione contro Vodafone, imponendo la sospensione della trasmissione dello spot.

Iliad vs Vodafone, «da zero a cento» per poi tornare a zero

Al centro dell’ultimo duello tra le due compagnie telefoniche, c’è il termine «unlimited», utilizzato dalla multinazionale londinese, con cui viene descritta la loro ultima offerta. Per il Giurì, lo spot che recita «Nasce Vodafone Unlimited, Giga Illimitati sulla app che ami di più: social unilimited, chat unlimited, mappe unlimited, musica unlimited. Un’estate senza limiti sulle rete senza limiti» rappresenta una pubblicità ingannevole ed «esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la pubblicità contestata è in contrasto con l’art. 2 del Codice di Autodisciplina e ne ordina la cessazione». L’articolo in questione riguarda, per l’appunto, la Comunicazione commerciale ingannevole.

Iliad vs Vodafone, la guerra tra gestori si gioca sui vocabolari

Nel contratto con Vodafone – già al centro della rabbia dei loro clienti a cui è stata notificata via sms, in questi giorni, una modifica unilaterale del contratto con un aumento tariffario di 1,99 euro per avere «minuti illimitati verso tutti» non richiesti – sono presenti alcune limitazioni che rendono non veritiero e ingannevole l’utilizzo del termine «unlimited»: dal traffico VoiP (quello sulle chiamate e videochiamate tramite Whatsapp) alla scarsa trasparenza sui costi di attivazione. La vendetta è stata servita ed è stata freddissima in questa calda estate. Iliad, infatti, era finita nel mirino delle denunce di Vodafone e Tim per concorrenza sleale, per violazione delle leggi anti-terrorismo e per pubblicità ingannevole a causa della locuzione «per sempre» utilizzata nel lancio del proprio servizio in Italia. Chi di «per sempre» ferisce, di «unlimited» perisce.

 

(foto di copertina: da spot Vodafone)

 

 

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