L’incontro di Ilaria Cucchi con ministra Trenta e generale dei Carabinieri è andato male

È andato male l’incontro al Ministero della Difesa di Ilaria Cucchi con la ministra Elisabetta Trenta e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri. Il faccia a faccia era stato annunciato come «fortemente voluto» dalla titolare di via XX Settembre e presentato come ulteriore passo verso quegli «spiragli di luce» aperti dalle recenti dichiarazioni del vice brigadiere Francesco Tedesco e invocati dal premier Giuseppe Conte. Al termine dell’incontro la sorella di Stefano Cucchi ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla stampa.

Il colpo di scena al processo per la morte di Stefano Cucchi, carabiniere accusa due colleghi

Una settimana fa c’è stato un colpo di scena al processo per la morte di Stefano Cucchi, geometra romano deceduto il 22 ottobre 2009 a 31 anni durante la custodia cautelare. È emerso che Tedesco, uno dei cinque carabinieri imputati, ha presentato una denuncia e ha ammesso il pestaggio, accusando della violenza gli altri due colleghi con lui sotto processo per omicidio preterintenzionale. «Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi», è stato giovedì scorso il primo commento della sorella di Stefano, che da nove anni lotta per avere la verità sul decesso del fratello.

 

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«Ascolteremo cosa hanno da dirci», sono state le parole di Ilaria dopo aver ricevuto la convocazione al ministero della Difesa, sottolineando di aver «accettato volentieri» l’invito del ministro e del comandante generale dei Carabinieri e dicendosi «onorata» dalla «volontà di riceverci» espressa da Trenta e dal numero uno dell’Arma.

Ilaria Cucchi dopo l’incontro al ministero della Difesa: «Chiedo rispetto»

Ieri sera,  dopo l’incontro, Ilaria Cucchi ha però espresso il suo disappunto. Con il comandante generale Nistri ci sarebbero stati momenti di freddezza e un confronto teso, soprattutto in relazione agli accertamenti che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo sui militari coinvolti nella vicenda. «Chiedo scusa ai giornalisti che ci stavano aspettando – ha scritto in tarda serata in un post su Facebookma non me la sono sentita di rilasciare dichiarazioni. Non era quella la sede per una una cittadina normale come me. La Ministra della Difesa Trenta è stata estremamente umana e gentile nei nostri confronti però visto come è andato l’incontro, non per responsabilità sua, non mi sentivo di dire nulla. Rispetto profondamente l’Arma dei Carabinieri ma vorrei che vi fosse uguale rispetto per il processo in corso per far luce sulla morte di mio fratello».

 

Ilaria Cucchi, «Il generale Nistri vuole punire chi ha parlato»

Nel pomeriggio, Ilaria ha raccontato alla stampa qualcosa in più. Ad andare male sarebbe stato sopratutto il confronto con il generale Nistri. Ilaria racconta che da lui «mi sarei aspettata non dico delle scuse, perchè avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante, ma certo non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco, gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo». Ilaria ha anche sottolineato che durante il processo nel quale stanno emergendo «gravissime responsabilità», e si chiede se in questo momento davvero vi sia una «insopprimibile esigenza di punire proprio coloro che hanno parlato». «Questo processo io, Fabio e la mia famiglia lo abbiamo fortissimamente voluto – ha continuato – e ora il generale vuole colpire tutti coloro che hanno parlato»

Trenta: «Dobbiamo dire scusa in tanti, c’è stata disattenzione»

«Io credo – sono state invece le parole della ministra Trenta al termine dell’incontro – che dobbiamo chiedere scusa in tanti, sono molti quelli che dovevano vedere e non hanno visto. C’è stata disattenzione». «Io ho rispetto per la famiglia Cucchi e per il calvario che ha vissuto, ma rispetto anche l’Arma e i carabinieri che ogni giorno garantiscono sicurezza».

(Foto di copertina da archivio Ansa: Ilaria Cucchi durante l’incontro con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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