La minaccia social contro Ilaria Cucchi: «Prima o poi una pallottola in testa»

Ancora messaggi minatori contro la sorella di Stefano Cucchi. La donna, che ha lottato in prima persona affinché fosse fatta giustizia per l’uccisione di suoi fratello, ha pubblicato sui suoi canali social il post di un uomo – che, scorrendo sulla sua bacheca Facebook, si professa un fervente sostenitore della Lega di Matteo Salvini – scritto contro di lei. Poche righe che contengono parole minacciose e che fanno riferimento a proiettili in testa. Ancora una volta, quindi, Ilaria Cucchi minacciata solamente per aver lottato, voluto e ottenuto giustizia per suo fratello.

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Il post social, come detto, è stato condiviso dalla stessa sorella di Stefano Cucchi che, oltre ad allegare lo screenshoot di quel messaggio minatorio, si è anche rivolta al leader della Lega, querelato ufficialmente nella giornata di venerdì per quelle sue parole dopo la sentenza di condanna a 12 anni dei due carabinieri (per il pestaggio di suo fratello, con l’accusa di omicidio preterintenzionale) e degli altri due membri dell’arma – tra cui il super teste – per falso.

Ilaria Cucchi minacciata sui social

«A sta str0nza qualcuno metterà una palla in testa prima o poi, a prescindere da quest’ultima str0nzata», si legge nel post scritto dall’utente V.M. e condivido da Ilaria Cucchi su Facebook. L’uomo, pensando di aggirare la policy sui messaggi offensivi del social network, ha pensato di mettere gli ‘zeri’ al posto delle ‘o’, come se fosse quello il vero problema di quanto scritto e condiviso sul proprio profilo.

Il proiettile in testa

«Chiedo a Matteo Salvini e a tutti gli iscritti alla Lega cosa pensano di questo post. Dato che viene da un soggetto che ha un profilo nel quale si dichiara loro sostenitore – ha scritto Ilaria Cucchi minacciata su Facebook, rivolgendosi al leader del Carroccio -. Non posso far altro che denunciare ma mi rendo conto che difronte a tutto questo io e la mia famiglia siamo senza tutela».

(foto di copertina: da post Facebook condiviso da Ilaria Cucchi)

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