Il software che ha permesso di identificare i leader di QAnon

I due interessati smentiscono, ma i ricercatori svizzere e francesi non hanno alcun dubbio

21/02/2022 di Redazione

Tutti volevano essere Q. Ma ora che hanno scoperto chi potrebbe essere la mente dietro alla propaganda cospirazionista che ha dato vita a teorie del complotto deflagrate – tra i tanti eventi – in quell’assalto a Capitol Hill del gennaio dello scorso anno, tutti rinnegano quell’etichetta. Grazie a un software che si basa, inevitabilmente, sull’intelligenza artificiale applicata di documenti in possesso, alcuni ricercatori francesi e svizzeri sono riusciti a risalire alle firme dei messaggi che hanno dato vita al fenomeno QAnon. Hanno individuato, dunque, quelle due figure che si sono alternate alla guida – nell’ombra – di quel movimento. Due, non una.

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Come racconta il sito Engadget, i due studi paralleli d’Oltralpe hanno ristretto il cerchio attorno ai due leader che in tempi diversi hanno diffuso i messaggi celandosi dietro l’etichetta di “signor Q”, capostipite delle teorie della cospirazione sul controllo del Mondo chiamate QAnon. Si tratterebbe di Paul Furber – sviluppatore sudafricano – e Ron Watkins, già candidato al Congresso in Arizona. Il primo sarebbe stato colui che ha dato vita a questo fenomeno, pubblicando i primi messaggi e dando via ai complotti. Il secondo, invece, avrebbe iniziato prima a collaborare con il sudafricano (ovviamente con uno pseudonimo) per poi prendere il controllo dell’account madre.

QAnon, i leader individuati grazie a un software

Un lavoro in tandem. Da una parte due ricercatori elvetici della startup OrphAnalytics; dall’altra altri due ricercatori francesi che hanno adattato l’intelligenza artificiale al fine di realizzare quegli schemi di analisi sulla scrittura del o dei leader di QAnon. Perché dalla Svizzera si è riusciti a scomporre – attraverso un software tutte le lettere di Q in schemi di sequenze di tre caratteri, per poter isolare e sequenziare i tratti distintivi e ripetuti di quelle sequenze. In Francia, invece, si è sviluppata quell’intelligenza artificiale in grado di cercare quegli schemi. Come hanno spiegato gli attori protagonisti di questa ricerca, tutto si è basato sulla stilometria che consente di misurare la scrittura (e catalogarla per confrontarla).

Al New York Times, uno dei ricercatori ha spiegato: «All’inizio la maggior parte del testo è di Furber. Ma la firma di Ron Watkins è aumentata durante i primi mesi quando Paul Furber è diminuito e poi è caduto completamente». Una sorta di passaggio di testimone dopo aver lanciato sul piano inclinato quella serie ripetuta di teorie del complotto e della cospirazione figlia di bufale paradossali sul controllo del Mondo e il Grande Reset. Il tutto individuato confrontando gli stili di scrittura dei protagonisti. Protagonisti che, ovviamente, smentiscono e non commentano.

(foto IPP/zumapress)

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