La scrittrice italo-somala Igiaba Scego: «Razzismo antico problema dell’Italia, ma con l’attuale governo è insostenibile»
17/09/2018 di Gianmichele Laino
I problemi di razzismo in Italia non nascono all’improvviso. Non sono una colpa esclusiva del nuovo governo populista-sovranista di M5S e Lega, ma questo nuovo esecutivo non sta facendo nulla per mettere un argine alla questione. Anzi, i toni utilizzati da Matteo Salvini – che nel fine settimana ha paragonato i migranti ai nuovi schiavi – non fanno altro che rendere il razzismo un problema ancora più grave e più percepito dalla popolazione.
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Igiaba Scego, il suo editoriale sul Guardian in merito al razzismo in Italia
Igiaba Scego è una scrittrice italo-somala, una delle menti più fertili del panorama intellettuale italiano. Collaboratrice di molte riviste di migrazione e cultura africana e latino-americana, ha canali di collaborazione aperti anche con le principali testate italiane. Ha scritto un intervento sul quotidiano britannico The Guardian che vale la pena leggere per la sua intensità e per la sua sincerità.
«L’Italia è il mio Paese – si intitola – ma deve affrontare la sua storia razzista». Nulla di più vero. Se oggi siamo arrivati a questo punto, se oggi guardiamo con sospetto il «diverso», lo consideriamo un nostro nemico e lo indichiamo come il principale capro espiatorio dei problemi dell’Italia, la colpa non è (soltanto) di Matteo Salvini e della sua politica anti-immigrati.
Igiaba Scego, il razzismo in Italia è un problema culturale
Il leader della Lega ha saputo semplicemente intercettare un sentimento atavico, che affonda le sue radici nel passato coloniale dell’Italia, che la nostra storia ufficiale ha cercato di cancellare. Il nostro Paese si è auto-convinto, sostiene Igiaba Scego, di essere una nazione di «brava gente», di non aver commesso le stesse brutture degli altri nel suo passato dal punto di vista dell’odio razziale. Invece, il seme del razzismo è nascosto negli strati più profondi della nostra cultura.
«Quando ero piccola – scrive la Scego – andavo dalle mie maestre a di parlare della colonizzazione italiana dell’Eritrea o di quello che stava succedendo in Africa, Asia o America Latina». Il problema è proprio questo: sin da piccoli siamo abituati a una visione Europa-centrica che non ci trasmette una sensibilità nei confronti di ciò che avviene fuori dai nostri confini.
La protesta a Venezia raccontata da Igiaba Scego
La Scego sottolinea come questo aspetto sia emerso anche nella protesta del Collettivo N al festival del cinema di Venezia. Il gruppo unisce attori e registi italo-africani che si sono stancati di interpretare ruoli marginali e stereotipati in tutte le pellicole a cui lavorano, con le donne costrette sempre a interpretare il ruolo di prostitute o badanti. C’è un razzismo culturale ed è innegabile. Soltanto abbattendo questo confine della mente l’Italia potrà essere pronta a evitare l’esasperazione che questo governo sta cercando di trasmettere nei confronti degli stranieri.
FOTO: ANSA/GIORGIO ONORATI