Ecco chi sono gli haters denunciati da Laura Boldrini

Nella giornata di oggi, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini ha pubblicato sui suoi canali social una nuova lista di haters che – con i loro post carichi di odio – hanno insultato la parlamentare di Liberi e Uguali. L’azione è stata utile a lanciare un’iniziativa volta a educare le giovani generazioni a un uso consapevole dei social media. «Continuerò a denunciarli anche per tutti quelli che non hanno la forza e il coraggio di farlo – ha scritto Laura Boldrini -. Ho deciso che, con eventuali risarcimenti, finanzierò progetti di educazione civica digitale per nostri ragazzi e ragazze, per un uso responsabile del web».

LEGGI ANCHE > Laura Boldrini devolverà i risarcimenti degli haters per progetti di educazione civica digitale

Haters Boldrini, la denuncia

Messaggi impronunciabili, che vanno dalle terribili e umilianti allusioni sessuali ai riferimenti – sempre offensivi – alla sensibilità della Boldrini legata al tema dell’accoglienza e dell’immigrazione. A volte, addirittura, le due cose sono mescolate insieme, in un mix devastante di ferocia verbale e volgarità.

E molto spesso questi messaggi arrivano anche da persone che, nella vita di tutti i giorni, sono assolutamente insospettabili. Si tratta ovviamente di un tema molto delicato, che investe la privacy delle persone. Ma le informazioni relative ai nominativi pubblicati dalla presidente della Camera Laura Boldrini che possono essere reperite in rete lasciano trasparire un problema molto più profondo della nostra società, che parte dalle radici di un utilizzo consapevole del web.

Haters Boldrini, chi sono e che ruolo hanno in società

Tra i nominativi segnalati dalla ex presidente della Camera, infatti, c’è gente che – sul suo profilo Facebook – dichiara pubblicamente di lavorare presso il ministero della Difesa. In un altro caso, invece, l’hater segnalata dall’esponente di Liberi e Uguali dichiara di lavorare presso il ministero dell’Istruzione (probabilmente, come membro del corpo docente). In un altro caso ancora, invece, la persona che ha rivolto un’offesa davvero odiosa a Laura Boldrini (in cui si augura per lei sevizie impronunciabili, con riferimenti al cannibalismo) afferma di occuparsi di politica e, sui suoi profili social, ha fatto campagna elettorale – per le ultime elezioni politiche del 4 marzo – per il partito della coalizione di centro-destra Noi con l’Italia. Quest’ultimo si è difeso, sostenendo che la sua frase riportata da Laura Boldrini sui suoi profili social fosse un copia-incolla di un commento a un articolo del Fatto Quotidiano. Ma, contestualmente, ha ammesso di aver rivolto, in altre circostanze, offese sul web alla ex presidente della Camera. In più, c’è il classico utente del web che è solito diffondere messaggi propagandistici – anche a carattere di fake news – del Movimento 5 Stelle.

Insomma, la stratificazione sociale è davvero varia. Da questo punto di vista, quindi, assume ancora più senso l’iniziativa della Boldrini, nel tentativo di sensibilizzare le nuove generazioni all’utilizzo consapevole dei social network. Per evitare che in società, anche in posti di responsabilità e con ruoli di educatori, possano annidarsi persone che, dietro a una tastiera, si trasformano in leoni feroci e aggressivi.

Share this article