Guccini: «Piaccio a Salvini? Anche Dante piaceva a cani e porci»
10/05/2019 di Redazione
Parafrasando una sua canzone, potremmo descrivere così le affermazioni fatte da Francesco Guccini su Matteo Salvini: le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali. Nel corso della presentazione di una due giorni di eventi a lui dedicati al conservatorio Scarlatti di Palermo, il cantautore e scrittore italiano ha parlato della passione che il ministro dell’Interno ha detto di avere per le sue canzoni.
Francesco Guccini parla del gradimento di Matteo Salvini per le sue canzoni
Matteo Salvini, due giorni fa, aveva fatto questa rivelazione nel corso di un’intervista alle telecamere della trasmissione televisiva Matrix. Del resto, è nota la passione del leader della Lega per i cantautori: su Instagram, tra i pochi account seguiti dal ministro dell’Interno, ci sono anche quelli di Francesco De Gregori e dei Nomadi. In ogni caso, Guccini non si è fatto sfuggire la replica: «Se le mie canzoni piacciono a Matteo Salvini, non ho alcuna responsabilità. Con le dovute differenze, anche Dante è stato letto da cani e porci».
Si tratta senz’altro del passaggio più forte dell’intervento del cantautore che, quest’anno, è tornato a cantare nel nuovo album di Roberto Vecchioni. Un cameo, quello di Guccini, che è destinato a entrare nella storia, dopo l’abbandono delle scene musicali da parte del cantautore emiliano.
Francesco Guccini e la sua idea sul ritorno del fascismo
Oggi ama parlare di letteratura e di società. Per questo è stato impossibile non chiedergli del Salone del Libro di Torino e del pericolo del ritorno del fascismo: «Nonostante il razzismo che fasce della popolazione manifestano, i politici, per fini elettorali, percorrono il solco tracciato dalla gente, non credo che in Italia sia tornato il fascismo, però si sente l’aria».
(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / GIORGIO ONORATI)