Il ministro Gualtieri vince le suppletive nel collegio di Roma in cui il M5S si ferma al 4,4%

02/03/2020 di Redazione

C’era da sostituire Paolo Gentiloni nel collegio di Roma centro tradizionalmente appannaggio del centrosinistra. Dunque, Roberto Gualtieri – nonostante la bassissima affluenza che si è fermata a poco più del 17% degli aventi diritto – non ha timbrato una impresa storica, anche se i suoi consensi sono arrivati a superare il 60%. Nelle elezioni del 4 marzo, il centrosinistra aveva ottenuto una chiara vittoria, con il 28% dei voti, contro il 17% dell’elettorato del Movimento 5 Stelle.

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Gualtieri vince le suppletive a Roma

Proprio i pentastellati si attendevano, da queste elezioni suppletive, un segnale soprattutto in virtù dell’azione amministrativa di Virginia Raggi. Il segnale è arrivato, anche se negativo. La candidata del Movimento 5 Stelle all’interno del collegio, Rossella Rendina, non è arrivata nemmeno al 5%. Un dato significativo, che sembra bocciare su tutta la linea l’operato della sindaca Virginia Raggi, a cui si unisce anche la non favorevole congiuntura per il Movimento 5 Stelle a livello nazionale.

Le elezioni si sono tenute nel collegio XV Circoscrizione Lazio 1, che coinvolge i quartieri Monti, Campo Marzio, Trevi, Esquilino, Celio, Testaccio, Trastevere, Prati, Trionfale e Flaminio: Roberto Gualtieri, con il suo 62,2%, ha superato il candidato del centrodestra Leo, fermo al 26,1%. Oltre al 4,4% del Movimento 5 Stelle, si registrano anche i risultati di Marco Rizzo (PC) 2,6%, di Canitano (PaP) 2,4%, di Mario Adinolfi (PdF) 1,3% e di Lo Muzio Lezza (Volt) 1,0%.

Il paradosso di un Movimento 5 Stelle che, a Roma centro, si è visto insidiato – come terza forza – dal Partito Comunista di Marco Rizzo (distante meno di due punti dalla candidata Rendina) e che non riesce a uscire da questa crisi che sta segnando tutte le elezioni locali, in maniera più o meno evidente. Certo, a Roma il risultato era significativo dal momento che la città è amministrata da una giunta pentastellata. Ma le suppletive hanno storicamente fatto male ai pentastellati, che avevano già perso il municipio II e che non riescono a confermare i risultati ottenuti in passato.

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